Autore Redazione
venerdì
15 Aprile 2022
04:59
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Cronaca - Alessandria

Il fotografo che racconta un’Alessandria nascosta e mai vista: “Pensavo fosse una città grigia, mi sono ricreduto”

Il fotografo che racconta un’Alessandria nascosta e mai vista: “Pensavo fosse una città grigia, mi sono ricreduto”

ALESSANDRIA – “Credevo che Alessandria fosse una città grigia. Ora mi sono ricreduto“. Davide Novelli, originario di Sale ma da tempo residente a Castelceriolo “per lavoro“, era uno dei tanti che di Alessandria aveva un’opinione che “definire negativa sarebbe eccessivo, più che altro la vedevo come una città senza grosse attrattive“. Per capire come Davide ha cambiato opinione sul capoluogo di provincia, bisogna però fare un salto indietro di qualche tempo, a quando questo salese, che lavora in una cooperativa agricola, si è avvicinato alla fotografia. “Intorno al 2018 ho iniziato a fare i primi scatti“, spiega, poi è arrivato uno step in più quando “ho seguito un corso di fotografia con l’Associazione fotografica alessandrina. Da quel momento mi si è aperto un mondo”.

Nel tempo Davide si è avvicinato al minimalismo ovvero “riuscire a racchiudere l’essenzialità del soggetto ritratto in un semplice scatto. Per il fotografo minimalista il motto è ‘Less is more’, dato che, a mio modo di vedere, anche un semplice dettaglio può raccontare una storia oppure dare emozioni“. E le emozioni che questo fotografo, “rigorosamente amatoriale, anche se sogno un giorno di fare uno step in più e viaggiare per il mondo per raccontarlo attraverso le fotografie“, prova quando fissa un paesaggio oppure un palazzo passano dalla sua mente all’obiettivo.

Un giorno, così, si è trovato a osservare Alessandria con occhio diverso. Non da semplice cittadino o visitatore, quanto piuttosto da fotografo. “E lì mi si è aperto un mondo. Ho capito che quella città che credevo cupa e poco stimolante aveva una enorme potenzialità e infiniti spunti paesaggistici“. Da qui l’idea di raccontare il capoluogo in modo completamente diverso: “Ho smesso di guardare a terra e ho alzato lo sguardo. Ho scoperto un’Alessandria nascosta, inedita, che aveva davvero tante cose da dire e raccontare“. Nella sua fotografia minimale Davide svela “scorci inediti, dettagli di palazzi e in generale una visione d’insieme che permette di viaggiare con la fantasia”.

Tutti i suoi lavori sono stati postati sulla sua pagina Instagrame mi sono arrivati davvero tanti commenti. In molti non credevano nemmeno stessi raccontando Alessandria“. Una storia che ci racconta come per apprezzare le cose basterebbe osservarle con un’altra prospettiva.

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