2 Maggio 2022
15:31
Trovato in provincia di Bari kalashnikov rubato ad Alessandria nel 2016
ALESSANDRIA – È stato recuperato a Modugno, in provincia di Bari, un fucile mitragliatore kalashnikov, privo di calciolo e con caricatore contenente 18 cartucce, un fucile da caccia calibro 12, risultato rubato in provincia di Alessandria nel 2016.
L’arma è stata scoperta dai carabinieri che hanno arrestato Z.P., 47 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato di ‘detenzione illegale di arma da guerra, di arma comune da sparo, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti’. Le armi si trovavano nel salone, avvolte da lenzuola a loro volta poste all’interno di sacchi per la spazzatura.
I militari della Compagnia, la notte scorsa, hanno notato il 47enne mentre entrava con la propria auto in un vicolo chiuso del centro abitato. Dopo che è sceso dalla vettura, ha depositato qualcosa all’interno di una siepe. Fermato, e sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di una busta contenente un panetto di hashish da 96 grammi e un bilancino di precisione, e due distinti mazzi di chiavi, uno dei quali riferito all’abitazione della madre defunta. Pertanto, i militari hanno perquisito la casa, trovando le armi e le munizioni. Quasi contemporaneamente, sempre a Modugno, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato, P.S., 43enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I militari si sono presentati nell’abitazione dell’uomo, anche lui con precedenti di polizia, in quanto poco prima erano stati segnalati dei movimenti anomali in prossimità della stessa. Durante la perquisizione personale e dell’abitazione, in un vano di cui l’uomo aveva la disponibilità, sono stati trovati una busta in plastica termo sigillata contenente un panetto di cocaina, del peso di un chilo e 100 grammi, una busta contenente 190 grammi di hashish, già divisi in dosi, e un’ulteriore busta contenente 60 grammi di marijuana. Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. A seguito della convalida dell’arresto, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari, il gip del Tribunale ne ha disposto la traduzione in carcere. Sul conto del 47enne, inoltre, risultato percettore, dal 2020, del reddito di cittadinanza, è stata avviata la procedura per la revoca del beneficio.