13 Maggio 2022
05:36
A Spinetta l’inquinamento sarà controllato dalle api: “Nelle arnie è possibile trovare oltre 1000 inquinanti”
SPINETTA MARENGO – Sono otto le arnie posizionate nel parco Desaix, l’area alberata contigua a villa Delavo di Spinetta Marengo. Ecco che proprio dove Napoleone vinse una delle sue più preziose battaglie, altri soldati si alterneranno per combattere un conflitto ancor più importante: quello legato all’inquinamento. Questo perché le api sono le principali sentinelle dei problemi ambientali del nostro pianeta. Attraverso al loro instancabile operato trasportano nelle arnie, insieme al polline, i veleni che inquinano la nostra terra. E il progetto portato avanti da Bees Republic di Giacomo Acerbi è rivolto proprio a campionare l’aria di un territorio, come quello della Fraschetta, profondamente attenzionato già da Arpa e dall’Asl da diverso tempo, attraverso quanto si troverà nella cera e nel miele.
“Si tratta di un bio-monitoraggio di un’area piuttosto vasta e notoriamente problematica per l’inquinamento“, ci spiega Acerbi. Basti pensare che, dalla zona dove le arnie sono state posizionate, le api “copriranno una superficie di circa 4 chilometri quadrati” per campionare la “salubrità del cuore della Fraschetta che negli anni ha registrato difficoltà ambientali, dovute alla presenza di fabbriche altamente impattanti, ma anche agricole, legate a una produzione intensiva“.
Il funzionamento di questo progetto è estremamente semplice e altrettanto naturale. Le api saranno così lasciate libere di fare il loro lavoro, ovvero raccogliere il polline e impollinare altre piante. Ma anche di costruire le loro celle di cera e produrre il miele. “Proprio da questi due elementi noi potremo capire la salute e la salubrità di quell’area. Questo perché l’alveare è un bioaccumulatore naturale. Attraverso cera e miele noi siamo in gradi di rintracciare oltre 1000 sostanze inquinanti accumulato negli anni“. I dati del campionamento poi saranno disponibili a partire da settembre, quando il lavoro delle api sarà ormai completato.
A oggi le api, “praticamente estinte in natura“, restano una delle specie più a rischio a causa dell’inquinamento. “Pesticidi e biocidi ne fanno ancora oggi una strage gravissima. Purtroppo bisogna che i governi adottino misure anche piuttosto rigide per la salute dei suoli e delle acque. Solo così avremo un mondo migliore e soprattutto eviteremo l’estinzione delle api che, ricordo, a oggi esistono ancora in Italia grazie agli apicoltori“. Sono infatti questi ultimi che permettono “la sopravvivenza di una specie. Ma vanno aiutati dato che a oggi l’apicoltura non ha sovvenzioni di alcun tipo. Io amo ricordare sempre che le api, per il lavoro che fanno, sono fondamentali per la vita e la sopravvivenza dell’intero pianeta“.
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