Autore Redazione
lunedì
6 Giugno 2022
07:00
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Cronaca - Alessandria

Debutto al Teatro San Francesco per L.E.A.R. della Compagnia Stregatti

Leave Eyes At Rest il sottotitolo della rielaborazione della tragedia Shakespeariana. La regia di Gianluca Ghnò racconta la storia di Lear, portandone in scena l’essenza e i dialoghi originali
Debutto al Teatro San Francesco per L.E.A.R. della Compagnia Stregatti

ALESSANDRIA – Un progetto ambizioso, per “ricominciare da capo dopo il periodo di covid a raccontare storie belle”. Venerdì 10 giugno al Teatro San Francesco debutta L.E.A.R. Leave Eyes At Rest della compagnia Stregatti, rilettura da Lear di Shakespeare, con l’adattamento e la regia di Gianluca Ghnò. E’ l’ultimo spettacolo della fortunata stagione “Suoni – Vibrazioni in movimento”, diretta e organizzata dagli Stregatti, ma il mese di giugno al San Francesco continua con il “Progetto Ibsen”, nell’ambito del lavoro di teatro sociale che la compagnia di Gianluca Ghnò e Giusy Barone porta avanti da anni sul territorio. Domenica 12 giugno sarà in scena uno studio da “Peer Gynt” della giovane compagnia Stregatti under 18 e sabato 18 e domenica 19 giugno uno studio da “Un nemico del popolo”, del corso adulti avanzato.

Lear è un testo sottovalutato per la sua complessità e per il numero enorme di personaggi, ma è una storia universale, dove ci sono dramma, commozione, vendetta, dove i padri sono contro i figli”, spiega Ghnò, “è paragonabile ad una storia epica come Guerre stellari o Il signore degli anelli”. Tutto inizia con la decisione di Lear, re di Britannia, di abdicare a favore delle tre figlie, in proporzione all’amore da loro dimostratogli, in un gioco di apparenza e realtà che porterà a tragedia e follia. I tanti temi, che comprendono momenti di lotta, ma anche momenti divertenti, toccano tutte le corde del sentire e l’allestimento degli Stregatti ha l’ambizione di “portare Shakespeare a più persone possibile, soprattutto a chi non va abitualmente a teatro”. Tutto ciò con una regia che rispetta il testo Shakespeariano, operando un taglio dei personaggi non indispensabili, ma mantenendo linguaggio e spirito originario. La regia mira a creare un teatro nel teatro e precisamente un palcoscenico all’interno di quello principale, definendo una zona dove avviene una narrazione e un’altra dove si agiscono le scene della tragedia. “Ho diviso la storia in capitoli, che saranno preceduti da brevi poesie e passaggi di altri autori. Al personaggio del buffone, interpretato da Assunta Floris, il compito di narrare e infondere leggerezza”, spiega Ghnò, allo scopo di “sfatare l’idea di Lear come testo pomposo e tristissimo”. In tutto nove personaggi per sette attori (Giusy Barone, Luca Bertolotti, Stefania Cartasegna, Assunta Floris, Simona Gandini, David Turri, Claudio Vescovo) che interpretano e si scambiano più ruoli. “Ogni personaggio è caratterizzato da un vestito e chi lo indossa diventa appunto quel personaggio”. Alcuni ruoli, tra cui quello dello stesso re Lear e quelli delle sue tre figlie, sono interpretati da più attori, mentre altri sono ricoperti dall’inizio alla fine dagli stessi protagonisti, in un gioco attoriale impegnativo e tale da regalare sfaccettature diverse e inedite. La data di venerdì 10 giugno sarà il primo approccio con il pubblico dello spettacolo, in vista di un definitivo debutto in febbraio, per un lavoro che si prospetta innovativo e di grande impegno. Insomma un allestimento di teatro nel teatro, che mette alla prova gli attori con più ruoli e con la possibilità di sperimentare, soprattutto che mira a portare storie belle e importanti alle persone, recuperando il senso del teatro come base della cultura.

Posto unico 10 euro. Info e prenotazioni al tel  3314019616- 3393584518 oppure sul sito www.teatrostregatti.it/lear

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