Autore Redazione
sabato
9 Luglio 2022
12:22
Condividi
Cronaca - Alessandria

Cgil Piemonte: “Crescono infortuni sul lavoro, si rafforzino i controlli”

Cgil Piemonte: “Crescono infortuni sul lavoro, si rafforzino i controlli”

PIEMONTE – Le denunce d’infortunio in Piemonte nel confronto tra i mesi di gennaio-maggio 2021 e lo stesso periodo di quest’anno  sono passate da 16.591 a 25.666, mentre le denunce d’infortunio con esito mortale in Piemonte nel periodo gennaio-maggio 2021 sono 32, di cui 27 uomini e 5 donne, di cui 2 infortuni mortali in itinere, cioè mentre si recano al lavoro o rientrano a casa. Sono alcuni dei dati che verranno presentati durante l’assemblea regionale  degli Rls e Rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), organizzata dalla Cgil Piemonte per lunedì prossimo alla quale parteciperanno l’ex Procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello, Bruno Giordano, Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Giovanni Asaro, Direttore Inail Piemonte e un rappresentante della Regione Piemonte mentre le conclusioni saranno affidate a Francesca Re David, Segretaria Nazionale Cgil.

Oltre a denunciare il ritardo e il rallentamento delle iniziative di controllo e di prevenzione nei luoghi di lavoro richiediamo il necessario rafforzamento di tutte le attività ispettive, per superare la frammentazione e la disomogeneità delle ispezioni – ha spiegato il segretario generale  della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo, illustrando i temi dell’assemblea. “Come  evidenziano i nostri Rls-Rlst – ha osservato – c’è  forte incongruenza tra la denuncia di un infortunio e l’effettiva istruzione della pratica da parte degli organi competenti, manca un riscontro degli esiti di controllo degli organi ispettivi. C’è un problema di coordinamento fra gli Spresal, organismo delle Asl, e l’Ispettorato del Lavoro: quest’ultimo ha i compiti ma non le competenze, lo Spresal invece possiede le competenze tecnico-scientifiche ma ha una crisi di identità sul proprio ruolo“”.

Per il segretario regionale è fondamentale l’interlocuzione con la Regione Piemonte, che ha il compito di attuare il piano regionale di prevenzione per la tutela della salute dei lavoratori. “La denuncia si fa prevenendo: vorremmo che si contassero le giornate in cui non c’è nessun morto sul lavoro e non il contrario“, ha concluso Airaudo.

Condividi