Autore Redazione
venerdì
24 Marzo 2023
15:30
Condividi
Cronaca - Acqui Terme

Terme di Acqui. Regione e sindaco danno mandato ai legali ma restano “disponibili al dialogo”

Terme di Acqui. Regione e sindaco danno mandato ai legali ma restano “disponibili al dialogo”

ACQUI TERME – Era stato convocato nella sede della Provincia di Asti, “in un luogo neutro” come esplicitamente richiesto dalla società Terme di Acqui. Anche questa volta, però, la proprietà non si è presentata al confronto con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e con il sindaco del Comune di Acqui Terme, Danilo Rapetti. I rappresentanti della società hanno fatto pervenire agli Enti una lettera, nella quale, hanno però spiegato Regione e Comune di Acqui Terme, “si fa riferimento a questioni legali che non attengono però le attuali amministrazioni dei due Enti, dal momento che le cause intentate sono della precedente amministrazione comunale e la vendita delle Terme è della precedente amministrazione regionale”.

Durante la riunione di questa mattina il presidente Cirio e il sindaco Rapetti hanno confermato “la piena disponibilità ad avviare un confronto con la proprietà nel segno del dialogo”, ma parallelamente hanno convenuto di dare  mandato a uno studio legale, esperto in materia di concessioni, per verificare tutti i profili possibili: “Si ritiene evidente che, con la mancata aperture delle terme, si profili l’interruzione di un servizio di pubblica utilità e la lesione del diritto alla salute, considerato che i trattamenti termali sono oggetto di convenzione con l’Asl, e che vi siano danni all’indotto economico per la città e per gli operatori, oltre a quelli di inadempimento, che andranno quantificati”.

A proposito del profilo sanitario, d’intesa con le istituzioni, nei prossimi giorni i parlamentari del territorio Riccardo Molinari, Federico Fornaro ed Enzo Amich, attraverso interrogazioni parlamentari, chiederanno al ministro della Salute Orazio Schillaci di verificare che non siano lese le garanzie sul diritto alla salute legato ai trattamenti sanitari svolti da Terme di Acqui in convenzione con il servizio sanitario nazionale.

Per due volte abbiamo convocato la società Terme di Acqui a un incontro e per due volte la società ha ritenuto purtroppo di non presentarsi – dichiarano il presidente Cirio e il sindaco Rapetti – A questo punto diamo mandato ai legali di verificare la condizioni di revoca o decadenza delle concessioni, oltre alla quantificazione dei danni provocati dalla mancata apertura degli stabilimenti termali. Contemporaneamente però restiamo disponibili a un incontro e ribadiamo il nostro impegno per la salvaguardia dell’eccellenza termale e dei lavoratori che da anni affrontano sacrifici e a cui va la nostra massima attenzione”.

 

 

 

Condividi