Cronaca - Alessandria

“Pronti ad andare a Bruxelles”: ad Alessandria il rombo di oltre 200 trattori contro la crisi dell’agricoltura

ALESSANDRIA – “Se siamo riusciti a organizzare tutto questo in una settimana possiamo arrivare anche a Torino e, dopo, persino a Bruxelles”. Questa la provocazione di Gabriele Ponzano, agricoltore di Quargnento e portavoce del collettivo degli Agricoltori Autonomi, da questo sabato mattina e fino al 3 febbraio in presidio in piazza d’Armi ad Alessandria, tutti i giorni dalle 9 alle 20. Oltre 200 trattori arrivati ieri dalle province di Alessandria, Asti e non solo per fare sentire la protesta contro la crisi del settore. A un certo punto della mattinata i mezzi hanno cominciato a farsi sentire, tra rombi di motore e clacson. 

“L’anno scorso abbiamo seminato il grano che valeva 32 euro al quintale, oggi costa 21 euro. Una cosa vergognosa. Basti pensare, infatti, che il pane costa 500 euro al quintale. Dove va a finire questa differenza? I consumatori non hanno più potere d’acquisto e noi non facciamo più reddito” ha detto Ponzano. La protesta continuerà questa domenica con, nel pomeriggio, la “Giornata didattica dell’agricoltura”, aperta a famiglie e bambini. Lunedì alle 15 si terrà un corteo a piedi dal presidio fino a piazza della Libertà, con un comizio sotto la Prefettura. Mercoledì, infine, alle 9.30 scatterà il corteo autorizzato con oltre 200 trattori. 

I manifestanti hanno invitato pubblicamente il Governatore del Piemonte Alberto Cirio ad Alessandria in occasione del 3 febbraio, ultimo giorno di presidio. Già ieri, però, era presente l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa: “Sono qui per ascoltare questo grido di allarme. Siamo consci delle difficoltà rispetto ai costi di produzione e agli investimenti che non portano resa. Dobbiamo dimostrare che siamo tutti compatti, l’unità sarebbe un grande segnale se vogliamo ottenere qualcosa dall’Europa. Ho letto i punti sollevati dal collettivo: su alcuni aspetti la risoluzione è già in corso ma, ripeto, il confronto con chi protesta è fondamentale”.

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