Autore Redazione
giovedì
17 Dicembre 2015
23:00
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Cronaca - Casale Monferrato

Il progetto “Mesotelioma” presentato alla Conferenza Stato/Regioni  

Il progetto “Mesotelioma” presentato alla Conferenza Stato/Regioni  

CASALE MONFERRATO – Il progetto di “Presa in carico globale del paziente affetto da mesotelioma” dell’ASL AL il prossimo anno potrebbe essere proposto come accordo nell’ambito della Conferenza Stato/Regioni. Il modello adottato dall’Azienda Sanitaria di Alessandria prevede l’integrazione tra ospedale e territorio per garantire  la continuità assistenziale e la gestione di tutti gli aspetti legati alla diagnosi, cura e assistenza, compreso il supporto psicologico anche della famiglia e l’accesso precoce alle cure palliative e di supporto per il controllo tempestivo dei sintomi. L’assistenza a 360 gradi ha particolarmente colpito i referenti della Conferenza Stato/Regioni, presenti mercoledì al Ministero della Salute durante la presentazione dei risultati del progetto, al termine dei due anni di lavoro negli ospedali di Alessandria e di Casale.  

 Le Unità di progetto dell’ASL AL e dell’Azienda Ospedaliera, oltre al Centro Sanitario Amianto che ha coordinato le attività, sono state la struttura di Cure Palliative coordinata dalla dottoressa Daniela Degiovanni, e il Gruppo Interdisciplinare Cure (GIC) interaziendale mesotelioma, il cui referente per il progetto è stata la dr.ssa Federica Grosso. 

Il modello clinico assistenziale si basa sull’integrazione di tre elementi fondanti: il team multidisciplinare  dedicato, il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) e una infrastruttura informativa composta da un database per la registrazione dei casi, strumenti di aggiornamento e comunicazione interni al team e di un sito web dedicato ai pazienti e ai famigliari (www.meso.ospedale.al.it). Un ulteriore elemento peculiare del modello è l’integrazione tra “sistema salute” e “sistema comunità”, concretizzatisi attraverso la promozione di allenza e collaborazione con le associazioni no-profit, nello specifico VITAS onlus.

Il GIC effettua valutazione multidisciplinare di tutti i casi garantendo la definizione del miglior iter terapeutico integrato per ciascun paziente. Il PDTA, costantemente aggiornato, definisce per ogni tappa dell’iter del paziente le modalità e le tempistiche in cui deve essere svolta basandosi sulle evidenze disponibili in letteratura. Il data base web sviluppato dall’ASO di Alessandria in collaborazione con il Prof Magnani consente la raccolta completa dei dati relativi alla malattia, alle procedure diagnostiche e terapeutiche, ai trattamenti effettuati e agli esiti degli stessi constituendo un valido strumento di studio e anche di valutazione delle performance del sistema. All’inserimento di un nuovo caso il data base informa direttamente il registro mesotelioma garantendo una raccolta tempestiva ed esaustiva dei dati di esposizione. Il sito web (nato nell’ambito del progetto MAIDASOLI inizialmente supportato da Fondazione Buzzi e implementato nel corso del progetto) contiene informazioni sulla malattia, sulle terapie disponibili, sugli aspetti previdenziali, sulla normativa in tema di amianto e una sezione dedicata alla divulgazione dei nuovi articoli scientifici.

Questo modello, consolidato nella sua operatività tra gli ospedali di Alessandria e di Casale, è stato efficacemente esportato nel Dipartimento Oncologico Pavese a cui fanno riferimento i pazienti di un’altra area ad alta incidenza di patologia quella di Broni-Stradella.

All’incontro era presente il Sindaco di Casale Titti Palazzetti, a testimoniare la rilevanza del progetto per una città fortemente colpita dalle patologie amianto correlate.

 

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