Questione Salus: sindacati a confronto con i lavoratori per trovare soluzioni

ALESSANDRIA – I sindacati stanno lavorando per trovare soluzioni meno traumatiche possibili a beneficio dei lavoratori della clinica Salus di Alessandria. L’azienda nei mesi scorsi ha dichiarato 34 esuberi che hanno allarmato le parti sociali, subito intervenute per gestire l’emergenza. Nell’incontro congiunto di ieri alla Salus di Alessandria i sindacati hanno proposto un ventaglio di opzioni percorribili come la trasformazione dell’orario dei dipendenti da tempo pieno a part time (in primis con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali), la trasferta, il trasferimento del personale, il prepensionamento con incentivi all’esodo (possibilità di fruizione della Naspi) e l’attivazione degli ammortizzatori come la cassa in deroga.

Oggi queste soluzioni verranno sondate in occasione dell’assemblea dei lavoratori al termine della quale verrà “stilata una graduatoria, tenendo conto delle legge 104, della disponibilità del personale alla riduzione dell’orario e dell’utilizzo di ammortizzatori sociali. Al fine di fare corrette proposte ai lavoratori, si è chiesto alla direzione aziendale di valutare la possibilità di riconoscere incentivi all’esodo ai lavoratori, riservando ogni valutazione ulteriore all’eventuale determinazione dell’importo”.

In base alle possibili evoluzioni la trattativa è stata quindi sospesa in attesa di concretizzare le proposte, sia da parte dell’azienda che da parte dei sindacati. 

Il prossimo tavolo sindacale è stato fissato per il 19 gennaio, mentre l’incontro in Prefettura tra azienda e sindacati si terrà il 20 gennaio.