22 Settembre 2024
10:43
A Trino la memoria diventa arte: Area907 racconta la storia dello stabilimento Buzzi
TRINO – Inaugurato a Trino Area907, il progetto dell’azienda del settore cemento Buzzi: un percorso all’interno dello stabilimento trinese, basato su memoria, sviluppo tecnologico, presente e futuro industriale, sviluppato attraverso le persone che ne hanno scritto la storia e una rilettura contemporanea degli eventi, delineata anche grazie a una importante collaborazione con l’artista Giuseppe Stampone.
“Le persone vedono l’arte come qualcosa di astratto, di distante dalla propria quotidianità” ha sottolineato Antonio Buzzi, promotore del progetto all’interno dell’azienda – È invece illuminante riuscire a riportare nel mondo professionale il processo culturale e creativo da cui si origina. Con questa operazione, dedicata all’ing. Sandro Buzzi, siamo in grado di sviluppare ulteriore qualità all’interno di una dinamica lavorativa, per arricchirla, per stimolare ciascuno a fare ancora meglio e in ultima istanza contribuire ai risultati dell’azienda”.
Area907 deve il suo nome all’anno di fondazione dell’azienda e di avvio della cementeria di Trino. Il progetto pensato al suo interno è concepito per raccontare lo stabilimento attraverso le sue memorie e i macchinari che ne hanno fatto la storia e al contempo valorizzare il capitale umano dell’azienda mediante l’arte e il coinvolgimento attivo dei propri collaboratori.
In Europa esistono sia musei che raccontano la storia del cemento attraverso “reperti”, sia ex siti industriali non più attivi ma ancora visitabili: in entrambi i casi, tuttavia, l’esperienza offerta al visitatore è più simile a quella proposta da un centro di documentazione o da un sito archeologico. Valorizzare le macchine nel loro habitat industriale tuttora in esercizio, come tracciato nel progetto Area907, consente invece di raccontarne lo sviluppo tecnologico e il processo di produzione del cemento nel loro ambiente naturale: un’esperienza materiale immersiva, per un prodotto culturale unico nel panorama dei musei privati d’impresa, che diventa così un punto di riferimento significativo per il turismo industriale, il territorio e anche per l’educazione.
IL PERCORSO STORICO ED EDUCATIVO ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO
Accanto al percorso all’interno dello stabilimento reso fruibile al visitatore, questo sabato sono stati aperti due spazi espositivi: il primo, attraverso immagini e contenuti dell’Archivio aziendale introdurrà la storia e la memoria dell’Azienda e fungerà da punto di partenza per conoscere nel dettaglio l’impianto e accogliere un futuro laboratorio didattico; il secondo corrisponderà a un’area intitolata al Cavaliere del Lavoro, ing. Sandro Buzzi, all’interno di una struttura vetrata, in prossimità dei due forni storici della cementeria, “Pa.Vo.” e “Fo.Co.”, acronimi di “Pazienza e Volontà” e “Forza e Coraggio” e custodirà una parte delle opere proposte dall’artista Stampone.
LA COLLABORAZIONE CON L’ARTISTA GIUSEPPE STAMPONE
Giuseppe Stampone è stato invitato da Buzzi a collaborare al concepimento del logo di Area907 e al tracciato di un percorso neodimensionale sviluppato con l’apporto dei collaboratori dell’Azienda e curato da Ilaria Bernardi. In base alla metodologia partecipativa sviluppata dall’artista dai primi anni Duemila definita Global Education, Stampone ha raccolto stimoli e suggestioni dai dipendenti traducendoli in un abbecedario di identità collettiva. L’abbecedario è costituito da 21 lettere realizzate a penna Bic su carta, ciascuna associata a un disegno e a una parola e intende rappresentare i valori su cui Buzzi si fonda, che hanno scritto il passato e ancora oggi scrivono la storia del complesso industriale e dell’Azienda. Gli abbecedari di Stampone si propongono come strumenti per una nuova alfabetizzazione in cui parole e immagine si incontrano in accoppiamenti inconsueti, creando cortocircuiti capaci di rileggere il mondo in maniera inedita. Sarà inoltre prodotto e visibile un video che racconterà il dialogo sviluppato dall’artista con i dipendenti e collaboratori di ieri e di oggi per la realizzazione di questo abbecedario.
“Penso che il mio contributo sia una possibilità per valorizzare un contenuto che esiste, fornendolo di una grammatica, un linguaggio, attraverso una visione artistica – afferma Giuseppe Stampone – L’arte può dare un punto di vista diverso ai contenuti storici e industriali esistenti, può raccontare la storia e allo stesso tempo far nascere stimoli nuovi”.
Insieme all’abbecedario, Stampone presenterà una mappa assonometrica, la quale, questa volta attraverso specifici tag, traccerà la costellazione di parole e lettere alla base della storia e dei principi fondatori di Buzzi. Mentre nella storica sala comandi dell’impianto è collocata l’installazione Europa costituita da disegno a penna Bic su carta, foglia oro, 6 tavole in cemento e un sonoro. Infine, l’abbecedario sarà declinato in 21 moduli retroriflettenti che saranno disposti in specifici luoghi dello stabilimento di Trino, costituendo una speciale segnaletica per il visitatore e un fil rouge blu (colore caratteristico del lavoro dell’artista) per guidare ogni individuo nell’esperienza personale e collettiva della scoperta della storia di Buzzi.