Su via Dossena in stile Mondrian un’esplosione di commenti

ALESSANDRIA – La rinnovata via Dossena in stile Mondrian (si legga QUI) ha innescato una esplosione di commenti e giudizi. La novità alessandrina di certo non è passata inosservata. I colori artistici, le sedute e i cestini, insieme a tutto il resto del contesto hanno affollato di commenti la nostra pagina facebook e la nostra casella mail. La novità, in quanto tale, ha disorientato molti cittadini che hanno scatenato la ridda di mugugni e commenti salaci. Giorgio, ad esempio, ha spiegato: “la bellezza di questi “cosi” colorati è soggettiva, non ne capisco nemmeno l’utilità: non sono vasi, non sono panchine, cosa sono? Comunque non credo sia questo il problema. Il punto è: quanto tempo resisteranno, integri e puliti, prima che qualche vandalo li danneggi? Non danno certo una sensazione di grande solidità“. Un interrogativo condiviso anche da Giovanna: “tempo zero saranno pieni di scritte di ogni genere“. Daniele è invece critico rispetto alla scelta di ispirarsi a un artista non italiano: “abbiamo i migliori architetti, ingegneri al mondo (che purtroppo fuggono all’estero), bisognava proprio ispirarsi a qualcosa che già esiste? O sarebbe stato meglio un tocco di creatività e inventiva? Mi chiedo quanto sia costata la progettazione di questo arredo urbano. Vedo la mia città andare lentamente alla deriva e mi sento totalmente impotente. Non riesco a dire che questa sia una cosa gradevole e ben riuscita, neanche mentendo, e vorrei tanto dirlo almeno una volta, credetemi. Non è questione di negatività ma di buon senso“. Il pensiero di Daniele racchiude anche quello di Katia che avrebbe gradito “qualcosa di artistico realizzata da qualche genio creativo alessandrino, chissà se un giorno qualcuno capirà che la partecipazione dei cittadini alla realizza zone degli spazi comuni potrebbe diventare una attraente opportunità probabilmente a costi più contenuti“. Poi qualcuno si è posto il problema anche della durabilità degli arredi in via Dossena come Mohamed convinto che gli arredi “finiranno scarabocchiati dai ragazzini come il resto, fosse in corso Roma ancora ancora“. Laconici ma affilati i commenti di Lorena per cui la via è “orribile” e di Lucia per cui la novità “fa schifo“.

Il fronte dei critici si è confrontato però anche con chi ha provato a girare il problema su un’altra questione ricorrente: il carattere degli alessandrini. Per Kelly infatti il problema è l’atteggiamento dei cittadini: “chiedere a un alessandrino cosa pensa di una novità, è come chiedere a Salvini cosa pensa dei barconi; la risposta è scontata“. Uno spunto condiviso anche da Fabrizio perplesso per le continue critiche e da Massimo che ha sottolineato come gli alessandrini “non siano mai contenti“. Forse, ha spiegato Cristina, “un minimo di innovazione dà sempre fastidio“.

Nella perenne sfida tra pessimisti e ottimisti sono spuntate anche alcune critiche costruttive, come quella di Paola che avrebbe fatto “qualcosa di più raffinato, perciò di diverso” anche se, riconosce, “l’idea non è malaccio sebbene non nel giusto contesto. Forse in un quartiere più colorato sarebbe stato più adeguato”. E poi rilancia “a meno che non colorino anche le facciate dei palazzi con gli stessi toni… E la chiamino via mondrian. Allora sì che sarebbe un’idea ben riuscita“. L’idea è intelligente e allora potrebbe essere utile introdurre agevolazioni per chi rifarà le facciate in tema con la via o usando proprio i colori primari. Una via dove passeggiare, quindi, per avvicinarsi al centro anche se proprio il tema della chiusura al traffico è stato l’altro elemento oggetto di discussione. Secondo Stefano “chiudere una via come via Dossena è una pazzia, fosse corso Roma ok, ma chi ci passa di lì?” E poi torna la questione parcheggi con Alessia fortemente critica: “erano sicuramente meglio i parcheggi!! soprattutto secondo me non arriveranno alla fine dell estate (gli arredi ndr) vista la popolazione di zona senza rispetto vi metterò le foto la domenica mattina delle birre a dentro le fioriere!“. Via Dossena pedonale è una scelta che invece a Lucia “va anche bene, ma vorrei mi facessero capire quali sono le potenzialità di un centro chiuso alle auto per i commercianti. Io vedo potenzialità solo per i centri commerciali nel chiudere il centro alle auto“. Ma Alessandra confida: “è vero, ora non è di passaggio a piedi, ma le abitudini si possono cambiare!” sebbene molti altri reclamino invece maggiore pulizia, e strade a posto.

Intanto noi, per continuare ad alimentare la discussione vi proponiamo una serie di oggetti ispirati dal pittore olandese. Chissà che non vengano fuori altre idee.