7 Settembre 2016
22:00
Appuntamento d’eccezione al quartiere Cristo di Alessandria con la Stagione degli Amici dell’Organo
ALESSANDRIA – Da due a quattro mani al pianoforte, fino alla musica orchestrale. Sale l’attesa al quartiere Cristo di Alessandria per le sfumature sonore della Stagione degli Amici dell’Organo.
Una kermesse dedicata alla musica classica e corale che, per l’occasione, giovedì 8 settembre a partire dalle 21 nella chiesa alessandrina di San Giovanni Evangelista calerà un poker d’eccezione: la grande orchestra sinfonica della repubblica di Udmurtia (Russia), diretta da Roberto Giuffré, che proporrà l’Ouverture da “La forza del destino” di Giuseppe Verdi, “Romeo and Juliet” di Ciaikowsky e la monumentale Terza Sinfonia di Saint-Saens per organo e orchestra. Al pianoforte Cristina Piras e Daniela Scavio, all’organo Mascioni, uno dei più grande strumenti a trasmissione meccanica di tutto il Piemonte, Letizia Romiti.
“E’ l’ evento più impegnativo di tutta la Stagione Organistica di quest’anno” afferma Letizia Romiti “mai realizzato in trentasette anni, soprattutto per limiti economici. E’ solo grazie alle Fondazioni che ci sostengono e che ringraziamo in questa particolare occasione, in primo luogo la Compagnia di San Paolo, le Fondazioni CRT e CRAL e SociAl, che siamo stati in grado di proporre un concerto tanto grandioso. La Sinfonia è bellissima, eppure di raro ascolto, anche per l’enorme organico che richiede. Sicuramente questa è anche la prima esecuzione ad Alessandria“.
La sinfonia n. 3 in do minore, op. 78, fu completata da Saint-Saens nel 1886 in quello che probabilmente era lo zenith artistico della sua carriera. Commissionata dalla Società Filarmonica inglese, venne eseguita per la prima volta a Londra,diretta dal compositore stesso. Il lavoro venne dedicato all’amico Franz Liszt, che morì quello stesso anno, due mesi dopo la prima dell’opera. Uno dei tratti più distintivi dell’opera è l’utilizzo ingegnoso delle tastiere: oltre all’organo, è utilizzato in diverse parti il pianoforte a due e a quattro mani.
A proposito del lavoro Saint-Saëns disse che “ci aveva messo tutto ciò che era capace di offrire”. Sembra quasi che il compositore già sapesse che questo sarebbe stato il suo ultimo tentativo a un lavoro sinfonico, e che volle utilizzare l’opera come un “riepilogo” della sua carriera: passaggi per pianoforte d’alto virtuosismo, una brillante scrittura orchestrale, e il suono unico dell’organo.
Il primo movimento, dopo un’introduzione calma, conduce a un tema che ricorda Mendelssohn, seguito da un secondo soggetto più morbido. Nella seconda sezione del movimento, l’organo reintroduce e trasforma il soggetto iniziale in una chiave marcatamente malinconica.
Il secondo movimento si apre quasi come uno scherzo con una melodia portata energicamente avanti dagli archi, seguiti dagli ottoni e dal pianoforte, che assumono anch’essi parti di rilievo. Così come l’Adagio, anche il Maestoso è aperto dall’organo, introducendo un fugato orchestrale. Nell’ultima e più conosciuta sezione della sinfonia si susseguono elementi di considerevole varietà: un corale, scrittura polifonica e un breve interludio pastorale. Il climax finale, di notevole potenza sonora, porta a compimento le melodie introdotte e trasformate in tutta l’opera.
L’orchestra sinfonica della repubblica di Udmurtia è oggi un emissario dell’arte e della cultura nazionale all’estero. Fondata nel 1992, nel territorio noto per aver dato i natali al grande compositore russo P. J. Chaikowschi e terra di grande tradizione musicale, l’orchestra ha effettuato i primi concerti nel territorio vicino al fiume Volga e lo spirito che animava l’attività è stato quello della propaganda dei maggiori compositori e opere più importanti con particolare attenzione ai concerti didattici e per le scuole. Oggi questa orchestra ha raggiunto un livello qualitativo alto con 900 titoli in repertorio tanto da essere presente nei 3 più importanti festival della repubblica quali: “Festival Chaikowschi” ,”Festival dei giovani talenti” ,”Festival del jazz”. Sin dalla nascita ha collaborato con direttori e solisti esteri (Rilov, Quadrini, Mansorov, Mennier, Krell, Horovitz,Valdmann ecc.) e solisti D. Kramer, K.Rodj, D. Mazviev, A. Chindin, Riccardo Caruso, D.Kogan, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Aldo Ciccolini, Antonella Ruggiero ecc. Nel 2000 ha ricevuto il premio statale della Repubblica per l’attività svolta. Nel 2003 l’orchestra è stata insignita del riconoscimento “Lira” della capitale Jhievsk. Da 10 anni tiene tourneè in Italia su tutto il territorio nazionale partecipando ai più prestigiosi festival “Caruso”, “Lanza” “Leoncavallo” ecc.