Autore Redazione
martedì
31 Ottobre 2017
05:20
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Politica - Alessandria

Fiume Tanaro: Pd e Moderati non firmano la lettera a Chiamparino

I consiglieri Rossa, Berta, Barrera, Abonante, Oneto, Mazzoni e Falleti hanno sottolineato che occorrerebbe agire attraverso un tavolo tra Regione, Aipo e Comune.
Fiume Tanaro: Pd e Moderati non firmano la lettera a Chiamparino

ALESSANDRIA – Sulla messa in sicurezza del fiume Tanaro l’opposizione ha sollevato un problema di metodo. I consiglieri del Partito Democratico e dei Moderati non hanno firmato la lettera preparata la scorsa settimana da una parte dei rappresentanti della maggioranza dove si chiedeva un incontro urgente al presidente del Piemonte Sergio Chiamparino. In un comunicato congiunto i consiglieri Rossa, Berta, Barrera, Abonante, Oneto, Mazzoni e Falleti hanno sottolineato che occorrerebbe agire diversamente, attraverso un tavolo tra Regione, Aipo e Comune.

“Solo di fronte ad un “no”, peraltro improbabile, avrebbe senso mobilitarsi direttamente presso la Presidenza della Regione” si legge in un passaggio della letteraDare l’idea che togliere qualche pianta dall’alveo (per quanto utile) ci schermi dal rischio alluvioni è anche pericoloso in prospettiva. La questione dell’isola di sabbia in alveo lato Cittadella è una cosa seria e risolvibile solo dai tre enti in accordo, pertanto riterremmo opportuno che l’amministrazione si attivasse in modo coordinato. L’analogia con Asti non regge (lì sono andate deserte due gare, da noi vicenda diversa) e non può aiutare a risolvere i problemi più profondi che abbiamo, come peraltro sottolineato dal responsabile di AIPO in più occasioni. Alla normale amministrazione devono pensare gli uffici e gli Assessori competenti” hanno concluso i consiglieri di opposizione “Ci permettiamo un consiglio, per dare una mano: gli uffici competenti della Regione sono in via Guasco 1 (Alessandria), più vicini di Torino.”

“Il problema della messa in sicurezza non si risolve solo col taglio delle piante” ha aggiunto il consigliere Pd Rita Rossasi tratta di una iniziativa che distrae i cittadini, in un clima di campagna elettorale dove si cercano consensi anzichè risolvere i problemi della città. Se si vuole lavorare col consiglio comunale sarebbe stato preferibile un altro percorso. Come l’ingegner Condorelli di Aipo ha detto più volte ci sono ancora dei lavori da effettuare che hanno un peso consistente. Ci sono delle opere programmate dalla stessa Agenzia in attesa di finanziamenti. Noi abbiamo ribadito la necessità di operare attraverso la cassa di laminazione a monte di Alessandria. Sono lavori costosi ma necessari per la messa in sicurezza della città e non sono le azioni spontanee dei singoli cittadini che risolvono la questione, se si crede questo si vuole solo strumentalizzare. Non bisogna prendere in giro la gente, sembra che questa amministrazione sia in una perenne campagna elettorale.”

Nel frattempo l’amministrazione di Alessandria ha ricevuto da Aipo l’autorizzazione per la pulizia delle rive: “Il sindaco inoltrerà la richiesta prima alla Protezione Civile” ha sottolineato il consigliere della Lega Nord Gianni Ravazzi “e in seconda battuta si cercheranno aziende private in grado di intervenire attraverso un’azione coordinata: il Comune non spenderebbe nulla per l’intervento e questi soggetti privati preleverebbero gratis tutto il legname asportato. Al momento non c’è un’emergenza ma lavoriamo per scongiurare una futura emergenza.”

La prossima mossa di Palazzo Rosso sarà un nuovo documento per chiedere alla Regione di stanziare denaro utile agli interventi fondamentali da fare, non urgenti ma necessari come le casse di espansione.

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