Autore Redazione
venerdì
3 Novembre 2017
01:01
Condividi
Politica - Alessandria

Accoglienza migranti: provincia di Alessandria tra le più ospitali

L'assessore regionale Cerutti soddisfatta dell'incremento di accoglienza in Piemonte ma "i numeri non sono ancora soddisfacenti ed è per questo che dobbiamo ancora insistere".
Accoglienza migranti: provincia di Alessandria tra le più ospitali

ALESSANDRIA – I progetti Sprar, Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati sono aumentati rispetto all’anno scorso e “il percorso intrapreso da Regione Piemonte, Prefetture e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) è quello giusto. Vuol dire che un numero significativo di Comuni ha deciso di assumersi la responsabilità direttamente della gestione dell’accoglienza. Tuttavia i numeri non sono ancora soddisfacenti ed è per questo che dobbiamo ancora insistere“. A dirlo è Monica Cerutti, assessore all’Immigrazione della Regione. Secondo i dati diffusi dalla Prefettura di Torino i Centri di Accoglienza Straordinaria al 30 ottobre 2017 hanno accolto 12.847 migranti. In provincia di Alessandria sono stati 1.694 collocandosi al terzo posto per numero rispetto alle altre province piemontesi. Il maggior numeri di progetti ha interessato il torinese (5.049), poi Cuneo (2.128), Novara (1.112), Asti (1.052), Vercelli (712), Verbania (574) e Biella (526).

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati in Piemonte in totale ha preso in carico 1.363 migranti. In questo caso l’Alessandrino ha accolto 164 persone collocandosi al secondo posto in Piemonte, dietro solo a Torino (923). Più staccate la provincia di Asti (133), Biella (61), Cuneo (58), Verbania (10), Novara e Vercelli (0).
Tutte le province piemontesi si stanno impegnando a rispettare la percentuale di accoglienza prevista dal Tavolo di coordinamento regionale, anche se alcune criticità devono essere registrate, come a Novara, dove il Comune nelle settimane passate ha deciso di chiudere, in assoluta controtendenza, il progetto SPRAR. Sicuramente un segnale negativo verso tutte le altre amministrazioni piemontesi, di qualsiasi colore politico, che hanno deciso invece di condividere la responsabilità dell’accoglienza e che devono sopperire alle mancanze di chi invece non lo fa – ha continuato Monica Cerutti”.

“In un momento come questo durante il quale i numeri non subiscono forti aumenti e sono governabili sarebbe opportuno lavorare a percorsi di inclusione che rafforzino il sistema Piemonte e recepiscano le indicazioni contenute nel piano nazionale per l’integrazione. Come Regione Piemonte sono tre anni che ci adoperiamo per incentivare un’assunzione condivisa dell’accoglienza spronando i Comuni a portare avanti con noi percorsi di inclusione concreti. Questo è il momento adatto per farlo con determinazione – ha concluso Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte”.

Condividi