Autore Redazione
martedì
27 Marzo 2018
05:21
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Politica - Alessandria

Numero unico 112: “Evitate in un anno quasi 700 mila chiamate inutili”

Ma secondo i sindacati il numero unico sta creando qualche problema.
Numero unico 112: “Evitate in un anno quasi 700 mila chiamate inutili”

PROVINCIA – L’attivazione in Piemonte di un unico centralino per tutte le emergenze ha consentito, nel corso del 2017, di filtrare oltre 682.000 chiamate non congrue, quasi una chiamata su due fra tutte quelle ricevute, evitando di allertare senza motivo mezzi di soccorso e forze dell’ordine e permettendo agli operatori di concentrarsi sulle reali necessità. Lo ha sottolineato ieri l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta nel corso della seduta della IV commissione del Consiglio regionale.

Le due centrali uniche di Grugliasco e Saluzzo hanno ricevuto in totale 1.488.759 chiamate. Il 45,9% di queste, 682.884, si sono rivelate inappropriate: semplici richieste di informazioni, segnalazioni di situazioni non emergenziali, errori di chiamata. Sono state effettivamente inoltrate 805.875 chiamate, rispettivamente 362.919 all’emergenza sanitaria, 250.128 ai Carabinieri, 104.950 alla Polizia di Stato, 76.049 ai Vigili del Fuoco e 11.829 alla Polizia locale della Città di Torino.

“Il numero unico è nato dall’esigenza, emersa anche a livello europeo, di creare un maggior coordinamento fra i mezzi di soccorso – sottolinea l’assessore Saitta -. In questo senso è importante il grande lavoro di filtro delle chiamate che viene effettuato e che consente a chi deve intervenire di concentrarsi solo sulle reali emergenze. Dopo questo primo periodo di attivazione chiederò al Ministero dell’Interno, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, di effettuare una verifica del lavoro svolto in tutte le regioni insieme ai responsabili delle forze dell’ordine. In Piemonte, siamo pronti a potenziare ulteriormente le due centrali uniche, aumentando il numero degli addetti sulla base del lavoro che stiamo facendo con il tavolo regionale di coordinamento. Le procedure sono in corso: il personale, come è già avvenuto, sarà adeguatamente formato attraverso un corso di circa 200 ore complessive, comprensivo di un affiancamento sul campo”.

L’incremento della dotazione organica prevede il passaggio da 34 a 44 operatori per la centrale di Grugliasco e il passaggio da 32 a 37 operatori per la centrale di Saluzzo.

I sindacati – Stefano Agostinis di Nursind, Claudio Cambursano di Conapo, Salvatore Astrella di Confsal, Pietro Di Lorenzo di Siap, Marino Anzillotti di Siulp e Paolo Boido di Sap – hanno però denunciato che il numero unico di emergenza sta creando non pochi problemi perché la sala unica detta laica in quanto non facente capo ad alcuna organizzazione di soccorso, a loro parere sembra avere ben poco di “laico” dal momento che nelle richieste di soccorso pare privilegiare l’invio di soccorsi sanitari rispetto a quelli tecnici. Non tiene nemmeno presente che, quando si verifica per esempio un grave incidente stradale, è impossibile far intervenire il pronto soccorso prima che il passeggero sia estratto dalle lamiere. A causa di ciò, in molti casi, i tempi d’intervento non vengono compressi ma dilatati e, non di rado, dal momento in cui chi richiede l’intervento compone il numero unico al momento in cui ha inizio il contatto con il servizio di soccorso più appropriato possono trascorrere anche cinque minuti. Proprio per evitare questo – hanno convenuto – “sarebbe necessario prevedere sale operative interforze, oltre che strumenti adeguati per la geolocalizzazione e la possibilità di accesso a postazioni Internet.”

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