Autore Redazione
mercoledì
14 Ottobre 2020
05:35
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Politica - Alessandria

Pasto da casa, M5S attacca: “Il Comune lo disincentiva”. Assessore: “No, decidono i presidi”

Pasto da casa, M5S attacca: “Il Comune lo disincentiva”. Assessore: “No, decidono i presidi”

ALESSANDRIA – Un tema che anche quest’anno è tornato al centro del dibattito politico di Alessandria. Il Movimento 5 Stelle ha infatti presentato un’interpellanza per chiedere come mai l’amministrazione comunale abbia emanato una circolare che, secondo i pentastellati, “disincentiva i dirigenti scolastici ad accettare il pasto da casa, nonostante sia piena responsabilità dei dirigenti organizzare il servizio. Chiediamo inoltre se sia intenzione della giunta rivedere la propria informativa e istituire un tavolo tecnico per risolvere il problema” hanno sottolineato i consiglieri Michelangelo Serra e Francesco Gentiluomo. 

Immediata la replica dell’assessore ai Servizi Educativi, Silvia Straneo: “Solo i dirigenti scolastici hanno la competenza di decidere sul pasto da casa. Non il Comune. Noi non abbiamo emanato alcuna circolare per disincentivarlo: abbiamo fatto dei tavoli tecnici dopo esserci informati coi dirigenti scolastici sulle modalità di erogazione dei pasti. Il tema del pasto da casa non è stato mai trattato. Abbiamo solamente scritto che, nella nostra organizzazione del servizio di refezione, non abbiamo preso in considerazione il pasto da casa perché nessun dirigente scolastico, ad oggi, lo ha contemplato. L’anno scorso, quando non c’era questa emergenza, alcuni lo avevano autorizzato, quest’anno non ci risulta. Ricordo che, l’anno scorso, per il pasto da casa era necessario delimitare, nei refettori, un’area ad hoc dove far mangiare quegli studenti che avevano il pasto da casa. Servivano spazi dedicati e ben definiti. Quando quest’anno abbiamo fatto tutti i sopralluoghi nessun preside ci ha riferito che nei refettori erano previsti questi spazi dedicati. Anche nel confronto coi sindacati questo tema non è mai emerso. Per questo non lo abbiamo contemplato”. 

“Ricordo inoltre” ha precisato Silvia Straneo “che nelle linee guida e nei protocolli ministeriali per la riapertura delle scuole durante l’emergenza covid il tema del pasto da casa non è disciplinato, non è contemplato. Per garantire il servizio mensa in una modalità compatibile col distanziamento, inoltre, dovremo utilizzare anche delle aule e in altri casi abbiamo sacrificato dei refettori per ricavare delle aule. Ritengo quindi complicato trovare ulteriori spazi”. 

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