23 Gennaio 2017
15:23
Chiusura della materna Rota: i sindacati bocciano il Comune di Valenza
VALENZA – L’incontro con l’amministrazione di Valenza non ha rasserenato gli animi e la vicenda della chiusura della Scuola Materna Rota rischia di diventare più complicata. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Csa Funzione pubblica, insieme all’Rsu locale, hanno bocciato la scelta politica dell’Amministrazione comunale. Per le parti sociali “non si può definire “statalizzazione”, l’effettiva chiusura di un servizio pubblico“. “L’Amministrazione – hanno continuato – deve farsi carico nella piena responsabilità verso la cittadinanza valenzana e in questo caso, verso i piccoli utenti e i genitori che, a suo tempo scelsero la scuola materna Rota. Le conseguenze saranno l’interruzione a metà del percorso formativo e il fatto che i piccoli utenti si dovranno sparpagliare nelle strutture valenzane a disposizione, non esclusivamente statali ma, per il diritto inoppugnabile di libera scelta delle famiglie, potranno rivolgersi anche a strutture private esistenti”.
Secondo i sindacati non sta in piedi neanche la lamentata diminuzione delle nascite, fattore che creerebbe nei prossimi anni un decremento delle iscrizioni: “un’argomentazione non sufficiente a giustificare una chiusura immediata di questo servizio“. “Abbiamo detto al Sindaco che a nostro parere sarebbe meglio procedere gradualmente, chiudendo le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, ma portando a compimento il percorso formativo dei piccoli utenti che già sono inseriti nella scuola materna Rota. Questa soluzione consentirebbe anche una più ragionevole e graduale soluzione per i dipendenti comunali che gestiscono il servizio con diversi ruoli e mansioni, per i quali, a onor del vero, è stato garantito il posto di lavoro all’interno degli altri servizi educativi. Nel corso dell’incontro abbiamo chiesto al Sindaco come mai questa amministrazione, pur appartenente allo stesso schieramento politico nazionale, facendo questa scelta, vada esattamente nel senso opposto rispetto alla volontà dichiarata dal Governo. Proprio in questi giorni infatti il Governo ha previsto, a partire dagli asili nido, la costituzione di fondi pubblici per le pari opportunità dell’infanzia dagli zero ai sei anni di vita. Il denaro, hanno spiegato le parti sociali, sarà destinato al potenziamento della ricettività, della valenza formativo/educativa e della continuità del percorso educativo dai primi mesi di vita dei nostri bambini ai sei anni.”
“Questo sistema integrato, che vede così coinvolti in prima persona gli Enti locali, gestori sul territorio degli asili nido e delle scuole materne, sarà finanziato dal Governo con un fondo annuale di 229 milioni di euro a cui potranno accedere i comuni che aderiranno a tale percorso innovativo. Sorge allora spontaneo chiedersi perché Valenza, che dispone già di un asilo nido e di una scuola materna presso il Rota, proceda verso la chiusura. È davvero così determinante la legge dei numeri? È davvero cosi’ significativo il risparmio che si paventa con la chiusura di questo servizio? A chi serve realmente? Certo bisognerebbe avere il coraggio, pur in un momento difficile come questo, di investire sui servizi pubblici anche con progetti innovativi/alternativi, dando risposte concrete alle esigenze delle famiglie e garantendo prestazioni di qualità come solo il pubblico può fare.”