Autore Redazione
mercoledì
20 Maggio 2015
12:16
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Politica - Alessandria

Rendiconto 2014: la minoranza se ne va e Rossa contesta “la sistematica distruzione denigratoria di ogni iniziativa”

Rendiconto 2014: la minoranza se ne va e Rossa contesta “la sistematica distruzione denigratoria di ogni iniziativa”

ALESSANDRIA – La questione rendiconto 2014 ad Alessandria torna a infiammare Palazzo Rosso e a mettere in sempre più forte contrapposizione maggioranza e minoranza. Il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, Roberto Sarti, ha infatti scelto di disertare, insieme ai colleghi di minoranza, Emanuele Locci e Maurizio Sciaudone, la seduta di questa mattina, dedicata all’approvazione del rendiconto 2014. Sarti ha lamentato i continui ritardi nella presentazione in aula “in modo particolare la questione che abbiamo posto – ha spiegato Sarti – non è tanto nel merito del provvedimento, che avrebbe meritato una approfondita discussione oltre alla messa in luce di evidenti criticità in esso contenute, ma sul metodo applicato per arrivare alla presentazione in aula e soprattutto alla tempistica che non rispetta nel modo più assoluto le norme vigenti. Infatti nonostante la richiesta dell’ANCI (associazione dei comuni italiani) di prorogare la data di approvazione dei rendiconti al 31 Maggio, il Ministro Alfano ha ribadito la data del 30 Aprile come data ultima per l’approvazione senza, al momento, nessuna proroga nemmeno in relazione ai nuovi adempimenti introdotti dalla riforma della contabilità che prevedono il riaccertamento straordinario dei residui attivi. Quindi nessuna proroga pena la sospensione di tutti i pagamenti, primo fra tutti il Fondo di Solidarietà, che il Ministero dispone a favore degli Enti Locali”.

Sarti ha quindi ricordato ancora una volta i tempi disposti dalle norme: “entro il 10 Aprile la Giunta vota il documento ed eventuali emendamenti. Entro il 20 Aprile il tutto va al Collegio dei Revisori dei Conti. Entro il 30 Aprile il Consiglio Comunale vota il documento. Questo dice la Legge. Per anni abbiamo sentito parlare da parte di questa Amministrazione di trasparenza, legalità,rispetto delle norme e delle regole. Principi del tutto condivisibili, ma non basta la condivisione, i principi vanno applicati. Cosa che non è avvenuta in questo caso. In caso contrario dobbiamo ritenere che anche nella nostra città mettiamo in pratica quello che sta facendo il Governo sul nodo delle pensioni per cui le sentenze della Corte Costituzionale si “interpretano” e non si applicano.”

Collegata ai numeri del rendiconto anche la protesta di Emanuele Locci e Maurizio Sciaudone. Anche loro hanno abbandonato l’aula in segno di protesta: “non potendo controllare i conti per omertà dell’amministrazione ci era impossibile discutere del rendiconto e con il collega Sciaudone abbiamo deciso di abbandonare il Consiglio Comunale“. Locci ha chiesto l’accesso agli atti relativi al Piano Integrato di Sviluppo Urbano. A distanza di due mesi dalla sua richiesta, ha spiegato, non ha ottenuto nulla e di conseguenza ha interpellato, la settimana scorsa, il Prefetto (si legga QUI), confidando in una accelerazione del percorso avviato.

La maggioranza ha replicato difendendo l’operato e l’assessore al Bilancio del Comune di Alessandria, Giorgio Abonante, ha definito il lavoro svolto dall’amministrazione con il Rendiconto un punto di svolta: “ora si apre un nuovo inizio: non bisogna dare nulla per scontato e non bisogna perdere l’equilibrio, al tempo stesso, occorre avviare definitivamente l’azione di rilancio che vedremo con il bilancio preventivo. Se davvero si vuole guardare avanti, questo rendiconto offre a tutti la possibilità di voltare pagina, aprendo un credito nei confronti di una maggioranza  e di un esecutivo che hanno avuto la forza di tenere duro, offrendo un quadro economico maggiormente praticabile, soprattutto in chiave futura”. (Per l’analisi completa si clicchi QUI)

Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, dopo aver apprezzato il lavoro del consiglio comunale, ha inteso difendere le scelte fatte finora rimarcando come “questo rendiconto segni uno spartiacque significativo per la storia amministrativa e politica della nostra Città. ‘Solo le nostre scelte ci mostrano chi siamo realmente’ per citare il maestro Albus Silente, il grande mago della saga di Harry Potter e la scelta del dissesto ha voluto mettere in primo piano i valori della buona politica a salvaguardia e tutela degli interessi dei nostri cittadini, cosa che un commissario nominato dal Governo non avrebbe certamente effettuato con altrettanta sensibilità. Possiamo aver commesso errori, ma il salvataggio di tutti i dipendenti di AMIU in fallimento, la prospettiva di sviluppo dell’azienda speciale Costruire Insieme e dei suoi dipendenti, l’approvazione, senza precedenti, di atti di indirizzo programmatico per creare un gruppo industriale facente capo ad AMAG sono obiettivi raggiunti in questi difficili anni di risanamento”.

Rispetto alle critiche e alle contestazioni sull’operato della maggioranza, il sindaco ha spiegato che “è giusto criticare; è giusto sostenere ogni e possibile alternativa (anche se per ora ho sentito solo rievocazioni di un passato glorioso che non c’è più e forse non c’è mai stato), ma la sistematica distruzione denigratoria di ogni iniziativa, di ogni idea è la vera tragedia della nostra Città. Tragedia a cui questa Amministrazione vuole opporre un disegno di speranza e di volontà, cui stanno facendo seguito progetti e programmi concreti. Saranno gli Elettori di Alessandria – e solo loro – che ci daranno il giudizio politico sul nostro operato. Questo rendiconto è la base per il futuro confronto fra maggioranza ed opposizione, un elemento di svolta rispetto agli anni di affanno e di difficoltà che abbiamo passato perché finalmente possiamo vedere i risultati tangibili del nostro lavoro. Non termina oggi la nostra responsabilità, anche perché gli enti locali a fronte della carenza di trasferimenti sono chiamati a ripensare la stessa erogazione dei servizi con un coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini”.

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