Autore Redazione
giovedì
27 Agosto 2015
11:03
Condividi
Politica - Valenza

Anche a Valenza i primi profughi. Sono dieci, accolti da una cooperativa e da privati

Anche a Valenza i primi profughi. Sono dieci, accolti da una cooperativa e da privati

VALENZA – Anche Valenza accoglie i primi profughi. Si tratta di dieci “richiedenti asilo” in arrivo dal Mali e dal Ghana, tutti uomini dai 18 ai 25 anni. Il sindaco Gianluca Barbero ha spiegato che non è stato possibile collocarli in strutture pubbliche perché non esistono nella nostra città”. Per questo sono state coinvolte le cooperative Senape, e privati cittadini che hanno affittato loro proprietà. “Non possiamo certo impedire che le associazioni facciano il loro lavoro. Puntiamo a creare il meno disagio possibile alla comunità e più opportunità per queste persone” ha aggiunto Barbero ai microfoni di Radio Gold“Venerdì incontrerò la Cooperativa Senape. Vogliamo trasformare questa situazione in una risorsa e non un problema. Occorre dare un ruolo e una dignità a queste persone attraverso la partecipazione volontaria alle attività cittadine. Vederli lì a fare nulla è un problema per loro e per la città. Dobbiamo cercare di dar loro degli strumenti  per farli sentire partecipi e integrati.”

Proprio questo giovedì il sindaco Barbero si è incontrato col Vicario del Prefetto, Raffaele Ricciardi. “Se ne arriveranno altri? Tutto è legato alla contingenza del momento. Se l’afflusso dei migranti continuerà tutti i territori saranno coinvolti. Ogni giorno ci si trova di fronte a una situazione diversa” ha concluso Barbero.

Sulla vicenda sono subito partiti gli attacchi dell’opposizione, contrari all’accoglienza in città. 

Leggendo le prime dichiarazioni di esponenti di partiti politici di minoranza mi domando se questi non conoscano come funziona il meccanismo di gestione dei profughi, oppure deliberatamente abbiano deciso di fare informazione falsa,” commenta Michele Filippo Fontefrancesco, segretario del PD valenzano. “In un contesto di emergenza nazionale, in cui la gestione è sempre più legata ad un rapporto diretto tra Prefetture e cooperative e associazioni che bypassa i comuni, dire che l’arrivo di profughi a Valenza è responsabilità dell’Amministrazione comunale vuol dire non aver capito nulla di cosa è in atto. Se l’azione dei privati ha fatto di Valenza terra d’accoglienza, è oggi dovere dell’Amministrazione far sì che le persone arrivate diano il loro contributo positivo alla città che li ospita.

 

Foto di repertorio

Condividi