Autore Redazione
mercoledì
23 Settembre 2015
13:20
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Politica - Casale Monferrato

Saitta replica a Lavagno: “Più personale all’Ospedale Santo Spirito di Casale e su oncologia non ho cambiato idea”

Saitta replica a Lavagno: “Più personale all’Ospedale Santo Spirito di Casale e su oncologia non ho cambiato idea”

CASALE – Sulla sanità casalese non si è fatta attendere la risposta dell’assessore regionale Antonio Saitta alla lettera aperta rivolta a lui e al presidente Chiamparino scritta dall’onorevole monferrino del Partito Democratico, Fabio Lavagno. Ieri il parlamentare aveva sottolineato la necessità di un serrato confronto pubblico e politico su questi temi (si legga QUI). 

Di seguito la risposta dell’assessore Antonio Saitta:  

“Egregio on. Lavagno,

con un certo stupore ho letto la lettera inviata al Presidente Chiamparino e a me (ma prima agli organi di informazione alessandrini) nella quale, facendosi portavoce dello “smarrimento” degli amministratori locali, operatori sanitari e cittadini, ci invita a “serio confronto” sul futuro dell’ospedale S. Spirito (…). Mi rammarica constatare che ci sia qualcuno che strumentalizzando le questioni, vuole alzare i toni, gettare discredito sull’operato della Giunta  finendo solo per spaventare i cittadini e gettare discredito sulla sanità casalese. Ma mi  rammarica ancora di più quando mi trovo a constatare che analoghe strumentalizzazioni avvengono anche in ‘casa’ nostra, ovvero all’interno del Partito Democratico e del centrosinistra.”

“Per prima cosa, Le ricordo che quando ci si vuole davvero parlare non si scrivono lettere aperte, ma si possono utilizzare strumenti di recente invenzione noti come “telefoni”, a cui ricorrono abitualmente gli altri parlamentari casalesi, a cominciare dall’amica Cristina Bargero, e i sindaci come Titti Palazzetti per contattare sia me sia i consiglieri regionali alessandrini. Le garantisco che tali strumenti funzionano e ci consentono contatti quotidiani, costanti e puntuali, indispensabili per comprendere ed affrontare i problemi man mano che emergono”.

L’assessore Saitta aggiunge poi cheil confronto con gli amministratori locali del Casalese non è mai venuto meno, come dimostrano gli incontri in occasione delle delibere sulla rete ospedaliera e sull’assistenza territoriale, senza dimenticare le riunioni del Comitato amianto: voglio comunque ribadire anche a Lei quanto avevo pubblicamente assicurato fin dal novembre 2014 al tempo dell’approvazione della delibera regionale sulla rete ospedaliera e ribadito nei giorni scorsi ovvero che sul reparto di oncologia di Casale Monferrato prenderemo in considerazione la specificità anche “politica” della città e dei suoi cittadini vittime dell’Eternit. Confermo che sarà così al momento dell’approvazione dell’atto aziendale dell’ASL di Alessandria da parte della Giunta regionale”.

Approfondendo la questione dell’ospedale S. Spirito di Casale, l’assessore Saitta aggiunge chenon solo non ho mai pensato di cambiare idea sull’oncologia di Casale Monferrato, ma sto lavorando per potenziare soprattutto con nuovo personale l’ospedale S. Spirito come Casale Monferrato merita. Chi ha seguito la vicenda fin dall’inizio della indispensabile revisione della rete ospedaliera, sa bene che su Casale Monferrato la Giunta Chiamparino ha fatto una scelta precisa per mantenere l’ospedale al di là dei parametri e dei numeri, e in questa ottica di servizio pubblico si deve interpretare la scelta di assegnare alla clinica privata S. Anna il budget di accreditamento per i servizi che non facciano concorrenza alla sanità pubblica, ma siano piuttosto integrativi dell’offerta di continuità assistenziale”. “E questo – conclude Saitta –  non per penalizzare chi lavora nel privato, ma per far sì che gli imprenditori facciano i veri imprenditori privati e la sanità pubblica si rafforzi con il denaro pubblico dei contribuenti”.

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