Autore Redazione
martedì
20 Ottobre 2015
22:00
Condividi
Politica - Casale Monferrato

Nicola Sirchia: “Da Saitta e Palazzetti solo parole. E oncologia resta senza letti dedicati “

Nicola Sirchia: “Da Saitta e Palazzetti solo parole. E oncologia resta senza letti dedicati “

CASALE MONFERRATO – Dopo l’incontro con l’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, il sindaco di Casale Titti Palazzetti ha voluto rassicurare i cittadini sull’attenzione riservata dalla Regione alla situazione casalese e alla particolare incidenza di malattie tumorali. Per il reparto ospedaliero di Oncologia, ha rimarcato il primo cittadino di Casale, è stato infatti “avviato il concorso nazionale per l’acquisizione di un primario”, e previsto “l’aumento della attività ambulatoriale e di day-hospital (il ricovero di un giorno) e la possibilità di utilizzare posti letto per pazienti critici da stabilizzare”.

Per quanto riguarda i posti letto di Oncologia, il sindaco Palazzetti ha chiarito che il reparto potrà utilizzare gli attuali 10attraverso una gestione in comune con tutti i reparti del Dipartimento di Medicina“. “In pratica – ha chiarito il sindaco di Casale – il Dipartimento è la più moderna organizzazione dei reparti ospedalieri che va verso un modello organizzativo per ‘intensità di cure’ più orientato ai bisogni dei pazienti e consente di mettere in comune le risorse professionali e tecnologiche per garantire la migliore cura ai ricoverati. Il reparto di Oncologia quindi, così come tutti i reparti medici dell’ ospedale, potrà utilizzare il numero di posti-letto necessari in quel particolare momento. Tale modello è quello peraltro utilizzato nell’Ospedale di Alessandra, di Asti e in tutti i migliori ospedali regionali e nazionali“.

Per il coordinatore cittadino di Forza Italia, Nicola Sirchia, le parole del sindaco Palazzetti e dell’assessore regionale Saitta avrebbero quindi confermato “l’assenza di posti letto dedicati per Oncologia”. “Questo reparto è, e rimane ad oggi, previsto senza letti dedicati, rimandando all’uso eventuale di 10 letti di Medicina che però risultano già allo stato attuale avere un indice di occupazione elevatissimo! Anche su questo, che doveva essere tema di particolarissima attenzione da parte della stessa sindaca verso la Regione tagliatrice, ad oggi siamo fermi ad una situazione francamente inaccettabile, alla faccia delle solite promesse della nostra prima cittadina!”.
Preso atto” dell’incontro tra il primo cittadino di Casale e l’assessore regionale, Sirchia non ha mancato quindi di stigmatizzare l’assenza del membro della Giunta piemontese al momento della consegna delle oltre 7500 firme raccolte in difesa della Clinica Sant’Anna. Una vicenda, ha aggiunto Sirchia, su sono già arrivate notizie tutt’altro che positive che hanno concretizzato i timori “da tempo espressi” dall’opposizione. “La Cgil, non Forza Italia dunque – ha sottolineato Sirchia – ha comunicato le prime ripercussioni occupazionali sui lavoratori in appalto presso la Casa di Cura (clicca QUI per la notizia). La preoccupazione è che la trasformazione della struttura in ospitalità per malati psichiatrici non solo non sia così idonea alla configurazione della (ex?) Clinica, ma anche che possa mettere a rischio anche la permanenza delle attività di diagnostica e di laboratorio esami apprezzate e utili dalla città e dal territorio. Insomma, proprio un bel pasticcio, altro che chiarezza definitiva!”.

Noi continuiamo a essere alfieri della speranza e del buon senso amministrativo” – conclude Sirchia – “restiamo convinti che possano ancora esservi gli spazi per il mantenimento in città di un sistema sanitario comunque adeguato e basato sui due pilastri (pubblico e privato convenzionato) che, da sempre, ne fanno un polo dalla qualità di servizio alla cittadinanza e al territorio comunque riconosciuta. Spiace aver avuto l’ennesima conferma che dalla sindaca non avremo l’aiuto sperato. Facciamo comunque appello – ha concluso il coordinatore cittadino di Forza Italia – a tutti i soggetti interessati (Regione, ASL, Comune, Clinica) perché si possa tutti insieme lavorare ad una sanità monferrina di livello. Se la sindaca cambierà idea e lascerà gli ordini di partito per difendere finalmente la sua città, sarà la benvenuta, diversamente Casale ha già dimostrato di sapersi far sentire anche senza di lei“.

 

Condividi