Autore Redazione
giovedì
12 Novembre 2015
12:55
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Politica - Alessandria

Il senatore Borioli sul Terzo Valico: “Ad oggi nessun rischio per la popolazione e i lavoratori”

Il senatore Borioli sul Terzo Valico: “Ad oggi nessun rischio per la popolazione e i lavoratori”

PROVINCIA – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del senatore del Partito Democratico, Daniele Borioli, componente della Commissione Lavori Pubblici che lunedì ha fatto visita al cantiere del Terzo Valico e incontrato gli amministratori locali. 

“A qualche giorno di distanza dal sopralluogo ai cantieri e dall’incontro con gli amministratori locali, è utile precisare qual è il programma di lavoro e quali sono gli obiettivi sui quali si concentrerà l’attenzione dell’8^ Commissione del Senato, che di propria iniziativa ha inteso avviare l’approfondimento sui problemi collegati al Terzo Valico. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, tra i quali ha avuto grande rilievo il tema amianto, le questioni sono essenzialmente due: una valutazione definitiva, di competenza dell’Osservatorio ambientale e del Ministero dell’Ambiente, circa il metodo da applicarsi per calcolare la concentrazione di amianto nelle rocce di scavo e, di conseguenza, per regolarne trattamento, trasporto e smaltimento; una eventuale rivisitazione del piano dei siti di deposito o delle eventuali discariche cui conferire i materiali, qualora le valutazioni delle ARPA fossero assunte come base metodologica da parte delle competenti autorità nazionali. In questo senso, la Commissione ha recepito e acquisito, da un lato la legittima e motivata iniziativa del Sindaco di Alessandria di sospendere l’autorizzazione all’utilizzo delle cave site nel proprio Comune (che peraltro dovrebbero entrare in attività non prima del prossimo anno), dall’altro la conferma da parte dell’ARPA Piemonte circa il fatto che tutto il materiale a oggi scavato e conferito ai siti già attivi sul nostro territorio provinciale non presenta alcun problema quanto alla presenza di di amianto. Possiamo perciò dire che, a oggi, né la popolazione né i lavoratori sono stati sottoposti ad alcun rischio. Mentre per quanto riguarda il prosieguo delle attività, occorrerà dirimere definitivamente le modalità di trattamento dei materiali di scavo, se del caso rivedendo il piano dei siti di deposito. Il nostro impegno su questo fronte è di fare in modo che le determinazioni dell’Osservatorio e del Ministero dell’Ambiente arrivino in fretta, in modo da fornire alle ARPA le necessarie indicazioni metodologiche e imporre a RFI e COCIV le linee operative per il corretto svolgimento delle attività di cantiere. Peraltro, la questione amianto, ha finito per oscurare nelle cronache aspetti certo non meno rilevanti nel rapporto con le amministrazioni locali. L’ancora non perfezionata nomina del Commissario, individuato con decreto del Ministro Delrio non ancora perfezionato dal Ministero dell’Economia, i ritardi nella convocazione delle Conferenze dei servizi che dovrebbero approvare le modifiche progettuali richieste dai Comuni, l’ancora largamente inevasa partita delle opere derivanti dalle prescrizioni e dagli accordi fissati nel progetto definitivo, le incertezze riguardanti il piano di valorizzazione logistica delle aree di Rivalta, Alessandria, Novi Ligure e Arquata, le insoddisfacenti ricadute occupazionali locali delle attività in corso. Anche su questo, e in particolare su questo, la Commissione eserciterà tutte le proprie pressioni sul Governo, affinché l’opera, che sta nelle priorità infrastrutturali per il Paese e per l’Europa, possa realizzarsi nel massimo possibile di armonizzazione con le esigenze delle comunità locali”

 

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