Autore Redazione
venerdì
7 Luglio 2023
17:05
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Politica - Alessandria

Sanità: Regione Piemonte garantisce risorse per 2 mila assunzioni entro dicembre 2024

Sanità: Regione Piemonte garantisce risorse per 2 mila assunzioni entro dicembre 2024

PIEMONTE – Un corretto utilizzo delle risorse del DL 34, risorse aggiuntive pari a 175 milioni per la sanità in quattro anni e reinternalizzazioni per arrivare a 2 mila assunzioni entro il 31 dicembre 2024, al netto del turnover e delle stabilizzazioni. Questo l’esito dell’accordo sottoscritto oggi dalla Regione Piemonte e dalle sigle sindacali del comparto sanità al termine del tavolo che si è svolto al Grattacielo Piemonte, all’interno del percorso che porterà all’insediamento formale dell’Osservatorio regionale in materia di risorse umane in sanità, che è previsto il 14 luglio insieme a quello “gemello” in costituzione per la dirigenza medica.

Al tavolo hanno partecipato il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti, il direttore regionale della Sanità Antonino Sottile e i rappresentanti di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fiasl, Nursind, Nursing Up. Regione e sindacati oggi hanno concordato un percorso che porterà al raggiungimento dell’obiettivo di 2 mila nuove assunzioni complessive entro il dicembre del 2024 di personale a tempo indeterminato, di cui una parte da definire con la dirigenza medica, al netto del percorso specifico per gli specializzandi. Questo numero si raggiunge grazie a una serie di linee di intervento all’interno del rispetto degli equilibri di bilancio.

“La Regione è riuscita ad individuare risorse aggiuntive per il potenziamento della sanità che, andando ad implementare le risorse necessarie alla sanità territoriale, permettono di liberarne altre che, grazie anche al Dl 34, ci fanno garantire questo piano straordinario di assunzioni del personale” spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

L’operazione prevede lo stanziamento di 25 milioni già nel 2023, e poi di 50 milioni all’anno per gli anni 2024, 2025 e 2026 di coperture finanziarie aggiuntive per le Aziende sanitarie che la Regione è in grado di assicurare attraverso il Fondo per lo sviluppo e coesione. In particolare all’interno della prossima programmazione 2021-2027 dei fondi FSC, la Regione ha presentato al Governo un piano che prevede di destinare 175 milioni al potenziamento della sanità territoriale, ciò permetterà alle aziende sanitarie di liberare nei propri bilanci risorse da investire sul personale, finanziando in questo modo il nostro Piano straordinario di assunzioni.

A questo si accompagna, inoltre, l’utilizzo progressivo delle risorse del DL 34. Le aziende sanitarie regionali, entro la fine dell’anno, dovranno poi presentare alla Regione un’analisi delle esternalizzazioni mirata a definire progetti di internalizzazione, che garantiscano un risparmio effettivo rispetto all’attuale affidamento all’esterno, pari almeno al 20% della quota complessiva – attualmente circa 136 milioni all’anno – entro dicembre del 2024. Le parti hanno concordano che questo piano è al netto del turnover e delle stabilizzazioni.

“Dopo 15 anni di gravissime riduzioni del personale della sanità pubblica, siamo di fronte a un’inversione di rotta radicale e di un’intesa con le organizzazione sindacali che ha l’obiettivo di dare ossigeno e risorse alla sanità pubblica, abbattere il precariato e potenziare gli organici, nel rispetto degli equilibri di bilancio” spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“La Regione Piemonte non ha mai lesinato risorse per le assunzioni di personale sanitario – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi come dimostrano i reclutamenti effettuati durante l’emergenza pandemica, senza limitazione ai bandi, e le successive stabilizzazioni del personale avente diritto, secondo i requisiti individuati dal Ministero. L’accordo di oggi con le parti sindacali consolida un percorso fondamentale per la gestione della Sanità regionale, investendo sul personale, il capitale più importante per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di assistenza sanitaria”.

“Questo accordo, da noi costruito e voluto fortemente, rappresenta una rivoluzione copernicana del sistema fino ad oggi adottato dalle Direzioni Strategiche Aziendali sul versante dell’utilizzo delle risorse a disposizione per le assunzioni e sul ricorso smodato delle esternalizzazioni” hanno sottolineato Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fiasl, Nursind, Nursing Up “La sommatoria delle risorse economiche messe a disposizione dall’applicazione del DL 34 e degli FSC ( 50.000.000 di euro), unitamente all’ottemperanza del DL Calabria e dei percorsi di reinternalizzazione, garantiscono la piena copertura per l’assunzione straordinaria di 2.000 unità a tempo indeterminato, oltre la copertura del turn over e alla seconda ondata di stabilizzazioni, in applicazione del Decreto Milleproroghe 2022 che verranno definite in apposito accordo in un tavolo di imminente convocazione. Dopo l’accordo del 31 maggio sull’istituzione dell’Osservatorio regionale in sanità, con l’intesa odierna si conferma senza soluzione di continuità il percorso promosso e costruito in questi mesi dalle Organizzazioni Sindacali a sostegno del Servizio Sanitario Regionale pubblico, con la precisa volontà di ottenere l’aumento degli organici delle Aziende Sanitarie piemontesi, la riduzione dei contratti precari e il recupero della gestione diretta pubblica dei servizi esternalizzati”.

“Possiamo finalmente sostenere che – grazie alla pervicacia di queste Segreterie Regionali – il rilancio del nostro Servizio Sanitario Regionale da oggi passa prioritariamente dall’investimento sul personale come primo obiettivo delle Direzioni Generali. Non solo. Con questo atto per la prima volta la Regione Piemonte ammette la carenza atavica di personale nel Servizio Sanitario Regionale, aderendo alle richieste delle Scriventi di avviare un percorso assunzionale straordinario per il fondamentale recupero di tutte le professionalità perse in questi anni e per il recupero della gestione diretta dei servizi dati in concessione a privati. Tutti percorsi che faranno parte degli obiettivi assegnati ai Direttori Generali”. 

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