Autore Redazione
mercoledì
30 Agosto 2023
10:07
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Politica - Alessandria

Legambiente favorevole allo stop dei diesel euro 5: “Non è un diktat europeo ma una scelta autonoma della Regione”

Legambiente favorevole allo stop dei diesel euro 5: “Non è un diktat europeo ma una scelta autonoma della Regione”

PIEMONTE – Anche Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta è intervenuta sullo stop ai mezzi diesel euro 5 in Piemonte a partire dal 15 settembre. “La Regione Piemonte compare con più di un Comune nella classifica delle aree più inquinate d’Italia. Questo è il dato di fatto da cui è necessario partire e che si conferma con costanza ormai da parecchi anni” ha sottolineato Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aostauna pessima qualità dell’aria porta con sé conseguenze sanitarie importanti. Una recente inchiesta giudiziaria che vede coinvolte le amministrazioni cittadine e regionali parla di un numero di morti per smog tra i 1000 e i 1400 morti di smog nel solo capoluogo piemontese. A cui si aggiungono 1.179 persone ricoverate per malattie respiratorie o cardiovascolari ed un numero imprecisato di patologie meno gravi. Certo le cause non sono ascrivibili esclusivamente al settore trasporti, ma è la stessa Arpa Piemonte a dirci come questo in area urbana faccia la parte del leone. È un obbligo tutelare la salute della cittadinanza”.

“La Regione Piemonte, in risposta alla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 10 novembre 2020, ha presentato con la DGR 9-2916 del 26 febbraio 2021 un piano d’azione in cui anticipava il blocco delle EURO 5 diesel di 2 anni rispetto alla scadenza comunitaria. Si tratta dunque di una scelta autonoma dell’amministrazione regionale e non di un ‘diktat europeo’, come lo si vuol dipingere oggi, anche a livello di Governo Nazionale. Immaginiamo che la Regione Piemonte abbia redatto tale piano d’azione sulla base di dati che ne dimostravano l’effettiva efficacia. Si prosegua dunque senza indugio in tal direzione e nell’implementazione delle altre misure previste nel piano presentato nel 2021: a essere in pericolo non è solo la salute pubblica, ma anche la credibilità delle nostre istituzioni”. 

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