Autore Redazione
mercoledì
18 Ottobre 2023
20:18
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Politica - Novi Ligure

Ex Ilva, Orlando (Pd): “Ministro Urso riferisca in Parlamento, a rischio un asset produttivo”

Ex Ilva, Orlando (Pd): “Ministro Urso riferisca in Parlamento, a rischio un asset produttivo”

NOVI LIGURE – In un video sui suoi profilo social il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha sollecitato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a riferire rispetto alla delicata situazione di Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva. Anche la provincia di Alessandria è ovviamente coinvolta, visto lo stabilimento siderurgico di Novi Ligure. 

“Avevamo chiesto una audizione del Presidente di Acciaierie d’Italia che gestisce le acciaierie di Taranto, di Cornigliano a Genova, di Novi Ligure cioè l’ex Ilva, in una società tra Invitalia ed una multinazionale indiana” ha spiegato l’esponente di centrosinistra “avevamo chiesto di sapere a che punto è il processo di decarbonizzazione di Taranto e di rilancio delle industrie. Il Presidente Bernabè ci ha detto che è tutto fermo al palo, che l’impresa rischia grosso perché non ha più liquidità, perché gli investitori indiani si sono progressivamente disimpegnati e perché la rimodulazione del Pnrr ha messo in difficoltà il percorso di trasformazione dell’impresa, di ambientalizzazione, di decarbonizzazione”.

“Siamo arrivati ad un punto molto critico tanto che ieri il Presidente Bernabè ha rimesso il proprio mandato all’azionista che è sostanzialmente il Governo. Abbiamo chiesto per questo una audizione in aula perchè non si tratta soltanto di rispondere ad un tema storico come quello della ambientalizzazione di un grande sito siderurgico come quello di Taranto, ma di salvare la produzione dell’acciaio nel nostro Paese che è un elemento fondamentale per la competitività dell’Italia. Una grande multinazionale non investe più nei fatti, rischia di spegnere un asset produttivo. Il Governo resta a guardare, gli ha dato un miliardo nelle settimane scorse e ora si parla di un accordo, di cui non si conoscono esattamente i profili, che dovrebbe concorrere ad un rilancio, ma è un mistero quale sia l’oggetto di questo accordo. E nel frattempo si va avanti in molti stabilimenti con la cassa integrazione, mancano le manutenzioni e manca la liquidità per cui non vengono pagati i fornitori. E progressivamente un grande impianto, una grande realtà produttiva si spegne. Noi abbiamo chiesto al Ministro Urso di venire a riferire in Aula alla Camera e saremo con i lavoratori e con i cittadini di Taranto perchè questo percorso non si può interrompere e perchè non possiamo accettare che un investimento che doveva essere produttivo da parte di una multinazionale si traduca semplicemente in una speculazione”.

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