Autore Redazione
sabato
25 Novembre 2023
19:05
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Politica - Alessandria

Cessione Centrale del Latte, Pd: “Obbligo di legge. Si favoriscano partner solidi, no occupazione di poltrone”

Cessione Centrale del Latte, Pd: “Obbligo di legge. Si favoriscano partner solidi, no occupazione di poltrone”

ALESSANDRIA – Dopo l’attacco della Lega, col segretario cittadino Alessandro Rolando, non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico rispetto alla decisione del Comune di Alessandria di cedere le proprie quote della Centrale del Latte. “È conseguenza diretta e inevitabile degli obblighi derivanti da una legge nazionale, il D. Lgs. n. 175/2016. Tradotto: Centrale del Latte registra perdite da oltre tre bilanci e il Comune non poteva più sottoscrivere aumenti di capitale, né effettuare trasferimenti straordinari. Per legge” ha sottolineato il segretario del Pd Alessandria Rapisardo Antinucci. 

“In questi mesi il Comune di Alessandria ha pienamente sostenuto l’attuale gruppo di soci che guida la società, condividendo con loro il percorso che sta portando a un nuovo piano industriale e a uno sperato rilancio dell’azienda. Pensare che detenere una piccola quota societaria significhi risolvere i problemi della filiera alimentare o del mercato del latte, come ritiene il Segretario della Lega, significa non aver compreso nulla dalla storia della Centrale del Latte degli ultimi dieci anni”. 

“Il compito del Comune” ha continuato Antinucci “è invece di facilitare l’arrivo di partner industriali solidi, attraverso la realizzazione di progetti di contesto sociale e culturale nei confronti dei prodotti locali e dell’intera filiera agro alimentare. L’intromissione nella gestione aziendale appartiene a un passato evidentemente fallimentare. All’amministrazione non interessano le poltrone ma la condivisione di una strategia di sviluppo nel quale il pubblico e il privato fanno, distintamente, la loro parte con tre obiettivi: salvaguardare l’occupazione e l’ambiente in un mondo che non è più fatto di categorie produttive da proteggere, e consegnare alle future generazioni un’eredità diversa dall’occupazione politica dei consigli di amministrazione”. 

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