Autore Redazione
martedì
29 Dicembre 2015
23:00
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Politica - Acqui Terme

M5S dopo la manifestazione per l’ospedale di Acqui: “ora portare il dissenso a Torino ”

M5S dopo la manifestazione per l’ospedale di Acqui: “ora portare il dissenso a Torino ”

ACQUI TERME – Tremila persone martedì 29 dicembre sono scese in piazza per difendere l’ospedale di Acqui Terme. Una grande manifestazione che ha riuniti sindaci, politici di vari schieramenti e, soprattutto, tanti cittadini di ogni l’età (clicca QUI per la notizia). Per i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Paolo Mighetti e Davide Bono e per il consigliere pentastellato del Comune di Acqui Terme, Pier Paolo Cannito, la manifestazione martedì ha avuto il merito di aggregare il fronte del ‘no’ ai tagli all’ospedale, “ma i veri risultati devono ancora arrivare”. “Sbagliato dunque fermarsi a gongolare per il risultato ottenuto” hanno sottolineato. “Abbiamo sempre sostenuto che occorreva mettere in campo azioni forti fin da subito: con Chiamparino e Saitta non è possibile dialogare senza ricorrere a proteste plateali”.

La posizione eccessivamente moderata degli esponenti del PD, che addirittura avevano messo in discussione l’opportunità di ricorrere al TAR – hanno aggiunto Mighetti, Bono e Cannito – ha solo fatto perdere tempo all’intero territorio acquese. Ora si scoprono improvvisamente critici nei confronti dell’assessore, ma solo dopo le prime richieste di chiarimento dei giudici che hanno iniziato a mettere in dubbio il suo operato.

Nell’attesa di un pronunciamento del TAR occorre tenere alta l’attenzione e proporre nuove azioni. Per questo proponiamo a tutti i Sindaci e ai cittadini di seguire l’esempio di un legale ed attivista del M5S di Acqui che, nei mesi scorsi, ha inviato alla Regione/assessorato una formale messa in mora circa le responsabilità connesse alla lesione del diritto alla salute conseguente al declassamento dell’Ospedale. Se tutti facessero altrettanto, istituzioni comprese, probabilmente le istanze dell’acquese saranno tenute in maggiore considerazione a Torino. Provvederemo nei prossimi giorni a divulgare un modello fruibile per tutti, al fine di sommergere gli uffici regionali con il nostro dissenso mettendo di fronte alle proprie responsabilità chi sta facendo scelte scellerate sulla nostra pelle”.

 

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