Autore Redazione
martedì
2 Febbraio 2016
17:12
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Politica - Alessandria

Bellavita: sindacati sempre più sconsolati e preoccupati

Bellavita: sindacati sempre più sconsolati e preoccupati

ALESSANDRIA – Il tono dei sindacati, rispetto alla vicenda del ‘Bellavita’ è sempre più preoccupato e tagliente. Nonostante siano passati due mesi dalla chiusura del centro “non si vedono soluzioni all’orizzonte“. Le parole sono quelle sconsolate di Slc Cgil e Uil Comunicazione. Al momento infatti non esiste un curatore fallimentare, figura necessaria per avviare le tanto anelate trattative che possano rimettere in piedi le attività nel complesso di Spinetta Marengo. I lavoratori di conseguenza vivono in un “limbo” sempre più odioso e insopportabile e in più il tempo scorre con le parti sociali che denunciano anche la forte preoccupazione per la tenuta complessiva dell’intera struttura.

Di seguito il comunicato dei sindacati sulla situazione della Wellness age srl:

“Ci siamo adoperati sul fronte della tutela dell’occupazione cercando di soccorrere i lavoratori tramite un ammortizzatore sociale come la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga ed a questo scopo abbiamo contattato la Regione Piemonte più volte.

Tale soluzione è percorribile a patto che siano formalmente aperte trattative fra la proprietà ed un probabile acquirente. La proprietà ad oggi dovrebbe essere rappresentata da un curatore fallimentare, ruolo ancora vacante per cui nessuna risposta da questo fronte.

Per il resto siamo a conoscenza di semplici contatti ma nessuna vera trattativa da poter esibire e che valga il conseguimento del nostro scopo.

Pertanto i lavoratori ad oggi si trovano in un limbo nel quale mancano persino le più semplici direttive formali sull’attività come sul loro stesso stato. Sospesi senza retribuzione oramai da un sacco di tempo e di fronte ad un’unica ufficiale certezza: la dichiarazione di fallimento dell’azienda.

Nel frattempo assistiamo preoccupatissimi al graduale deteriorarsi della complessiva attività dell’intera struttura dove il centro benessere-palestra era funzionale e sinergico agli affari di albergo, ristorante e bar.

Attendiamo quindi la nuova nomina di un curatore fallimentare per vedere materializzarsi di colpo e d’incanto fior fior di manifestazioni di interesse pronte a salvare la situazione al minor prezzo possibile ed ovviamente con il minor impegno possibile. Visto l’incubo che stiamo vivendo con i lavoratori dovremmo davvero augurarci ciò accada poiché l’alternativa è un’immensa struttura abbandonato al degrado nel  bel mezzo di nulla. E i lavoratori a spasso!”

 

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