Autore Redazione
giovedì
28 Aprile 2016
11:40
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Politica - Casale Monferrato

L’Albero dei Fazzoletti dell’artista Gea Casolaro nuovo simbolo della lotta all’amianto

L’Albero dei Fazzoletti dell’artista Gea Casolaro nuovo simbolo della lotta all’amianto

CASALE – Sarà dell’artista Gea Casolaro l’opera che campeggerà in autunno all’interno del Parco Eternot di Casale, nel luogo dove sorgeva la fabbrica Eternit. Il monumento si chiama “Vivaio Eternot” e rappresenta una pianta di Davidia involucrata, detta anche Albero dei Fazzoletti. L’esito del bando indetto dal Comune di Casale Monferrato con il patrocinio dell’Afeva e l’interessamento dell’Anmil è stato ufficializzato questo giovedì in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto e all’apertura del Convegno Nazionale “Liberi dall’Amianto”.

La Commissione giudicante era formata dagli esponenti dei soggetti della piattaforma ArtinReti che operano in Piemonte. Oltre a Gea Casolari c’erano altri quattro artisti in concorso: Nico Angiuli e Fabrizio Bellomo, Luigi Coppola, il collettivo Fare Ala e Luca Vitone 

“Vivaio Eternot” è stato scelto per i valori che incarna, per la vitalità che esprime e per il senso di responsabilità che richiede. 

“L’opera rappresenta un modello virtuoso di ridefinizione dell’immagine di un luogo e di rilancio dei valori positivi maturati in questi anni, che vengono così veicolati dalla produzione culturale e artistica contemporanea – ha sottolineato Daria Carmi, Assessore alla Cultura di Casale Monferrato – E’ un esempio importante di congiunzione fra ricerca culturale e trasmissione dei valori universali.” 

“Si tratta di una rappresentazione materializzata della lotta che la città di Casale Monferrato ha realizzato e continuerà a portare avanti negli anni, fino a quando, nel mondo, non ci saranno più morti d’amianto “ ha detto Gea Casolaro “Il progetto vuole così creare un simbolo vivo della lotta all’amianto di Casale Monferrato, lotta che va mantenuta, curata, trasmessa, così come ci si prende cura del vivaio, che produce e continua a generare attenzione su un argomento fondamentale per Casale e per tutta l’Italia: non solo in questi che sono considerati gli anni di picco in termini di mortalità a causa delle malattie asbesto-correlate, ma anche rispetto al lungo lavoro per lo smaltimento sicuro di tutte le tonnellate di amianto ancora presenti sul territorio nazionale e di tutti i rischi dovuti a smaltimenti scorretti e criminali che ancora per anni ci obbligheranno a mantenere viva l’attenzione su questo tema. La tragedie causate dall’amianto sono purtroppo ancora molte e molte saranno a causa della grande produzione che ancora nel mondo se ne fa: mantenere viva l’attenzione trasmettendo alle generazioni future la memoria e la coscienza di come la lotta e la giustizia siano qualcosa di vivo di cui bisogna prendersi cura è il più prezioso dei monumenti alla memoria delle vittime di Casale Monferrato e non solo.” 

Ora comincia la fase esecutiva del progetto che prevede anche il consolidamento della collaborazione con diversi soggetti di Casale Monferrato e del territorio fra cui l’Afeva, l’Istituto Tecnico Agrario Vincenzo Luparia e l’ODA.

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