Autore Redazione
sabato
28 Ottobre 2017
20:47
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Calcio - Alessandria

Presunto insulto razzista durante Asca-Olmo: Boyomo minaccia di uscire

Intorno al 10^ del secondo tempo il giocatore di casa sarebbe stato apostrofato da un avversario con un insulto razzista. Deciso ad andare via, il calciatore dell'Asca è stato poi convinto a proseguire da mister Nobili. Alla fine il match è terminato sull'1-1
Presunto insulto razzista durante Asca-Olmo: Boyomo minaccia di uscire

ALESSANDRIA – Attimi di tensione tra Asca e Olmo, nell’anticipo del campionato di Eccellenza. Per qualche minuto, infatti, il match è stato sospeso dal direttore di gara. Intorno al 10^ del secondo tempo, sul punteggio di 0-1, Boyomo ha interrotto il gioco perché deciso a lasciare il campo a causa di un presunto insulto razzista pronunciato dall’attaccante dell’Olmo Bertaina. Il mister degli alessandrini Fabio Nobili ha poi convinto il suo giocatore a continuare.

“Dalla panchina ho sentito distintamente quello che il giocatore avversario ha detto” ha raccontato mister Fabio Nobili a Radio Gold “l’attaccante dell’Olmo dava le spalle all’arbitro. È per questo motivo che il direttore di gara non si è accorto di quello che è successo.”

“Non ho sentito questo presunto insulto” ha aggiunto il mister dell’Olmo Michele Maglianoma conosco bene mister Nobili e non voglio mettere in dubbio la sua ricostruzione, se fosse andata veramente così sarebbe un episodio da condannare. Posso solo dire che il mio giocatore mi ha poi riferito di non aver detto nulla di irriguardoso. Poco dopo l’ho sostituito perchè era già ammonito e ho pensato che, dopo quell’episodio, la sua gara potesse prendere una piega diversa. Purtroppo in una partita di calcio si sentono anche tanti altri insulti. In generale la nostra è una società dove si esaltano sempre meno i veri valori e sempre di più la pochezza di episodi come questi.”

Sul campo l’Asca è riuscita a pareggiare al 65^ con Rosa dopo essere andata in svantaggio al 17^ su un gol di Capitao. Prova positiva dei gialloblu, capaci di giocare con carattere e personalità.

In campo con il classico 4-4-2 l’Asca parte meglio in avvio: al 6^, Rosa serve Di Santo in area, riesce il primo dribbling sulla fascia sinistra, intercettato poi in scivolata da Pernice. Subito dopo, su calcio di punizione dalla sinistra, Boyomo stacca più in alto di tutti sul traversone di Pellicani, pallone che sorvola la traversa. Gialli ancora pericolosi all’8′, quando Lombardi premia il taglio in area di Di Santo, Campana anticipa per un soffio il numero 9 dell’Asca. Al 12′, Capitao respinge l’interessante cross di Viarengo: sulla ribattuta dal limite, Ravera calcia alto. L’Olmo, partito più in sordina, sfrutta gli esterni Rosta e Dalmasso, i quali, coperti dal poderoso trequartista Capitao, sfruttano la loro velocità soprattutto sull’out di destra. Infatti, alla prima vera occasione concessa dai gialli, l’Olmo passa in vantaggio. Tutto nasce al 17′ quando Giacomo Dalmasso supera Sola sulla fascia, sul cross rasoterra Capitao devia in rete la precedente conclusione a giro di Blua. La rete di Capitao spezza il buon momento dell’Asca, tanto che al 23′, su punizione dal limite concessa all’Olmo, Blua calcia all’incrocio, il clamoroso palo interno salva Benabid e compagni. L’Olmo cresce col passare dei minuti, collezionando altre due occasioni da gol con Bertaina al 31′ e Blua, ancora di testa, al 34′. Squadre negli spogliatoi sull’1 a 0 per gli ospiti, con la possibilità per i ragazzi di mister Nobili di riordinare le idee dopo un primo tempo difficile contro una squadra molto fisica, nonostante i buoni spunti – specialmente quelli di Di Santo e Lombardi – offerti nella prima parte di gara.

Nella ripresa, mister Nobili inserisce Carangelo per Sola, già ammonito, e Bisio per Viarengo: forze fresche per affondare con più rapidità in attacco, e per arginare Dalmasso sulla fascia di destra. Al 10^ l’episodio incriminato del presunto insulto razzista a Boyomo. Al 20^ l’Asca trova il pareggio: sulla rimessa laterale di Carangelo, Di Santo crossa in mezzo, Rosa anticipa tutti ed insacca da due passi. Energia ritrovata per i gialli, trascinati dal pubblico di casa: Bisio si invola sulla fascia, dentro per Di Santo che non aggancia di poco. Poi al 24′, su punizione dal limite, Campana respinge centralmente il tiro di Della Bianchina, con Di Santo che da pochi metri non trova la rete del 2 a 1. L’Olmo pressa e si riversa in avanti nel finale, reclamando anche un calcio di rigore per un fallo di mano commesso da Pagano sul quale l’arbitro lascia correre. Nel recupero, il neo entrato Gastaldi crea non pochi problemi sulla sinistra, la difesa è costretta agli straordinari ma è attenta su ogni possibile imbucata avversaria. Sulla ripartenza al 48′, poi, Pellicani non sfrutta il possibile 3 vs 2, calciando a lato della porta difesa da Campana. L’Asca chiude in attacco: c’è solo l’illusione del vantaggio giallo, perché Di Santo colpisce la traversa a tu per tu con Campana, ma è in offside.

L’Asca conquista così un punto molto importante, giocando per larghi tratti alla pari contro un Olmo attrezzato per le posizioni di vertice.

Foto di repertorio

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