Autore Redazione
giovedì
11 Gennaio 2024
17:47
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Cronaca - Pavia

Stretta contro le baby gang a Pavia. Più controlli e percorsi di inclusione sociale di giovani e giovanissimi

Stretta contro le baby gang a Pavia. Più controlli e percorsi di inclusione sociale di giovani e giovanissimi

PAVIA – Maggiore presenza delle forze dell’ordine, con pattuglie anche a piedi in particolare nelle piazze e vie del centro storico della città di Pavia, e iniziative strutturate, finalizzate al contrasto del disagio giovanile e delle povertà educative. Sono queste, in sintesi, le linee d’azione definite durante il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuto a Palazzo Malaspina e presieduto dal Prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, alla presenza, dei vertici delle forze dell’ordine, del Presidente della Provincia, del Sindaco di Pavia, degli Assessori alla Sicurezza e ai Servizi Sociali e del Comandante della Polizia Locale.

Come sottolineato sul sito della Prefettura di Pavia, “non ci sarà impunità per chi viola la legge e mette in atto violenza e prevaricazione” ma si punta a creare anche una rete per dare ulteriore impulso ai processi formativi ed educativi nei confronti dei giovani problematici.
Pieno appoggio e disponibilità alle istanze di implementazione del livello di attenzione mediante la perlustrazione sistematica e strutturata delle vie e delle zone cittadine luoghi di aggregazione giovanile da parte della Polizia Locale nell’ambito delle competenze di sicurezza urbana, prosieguo convinto delle iniziative già impostate con l’Amministrazione comunale, volte ad intercettare il disagio giovanile, canalizzandolo in attività sportive e di gruppo, con un focus specifico sui minori problematici e con attenzione ai minori stranieri attualmente ospitati nella struttura comunale denominata Villaggio San Francesco.

Al riguardo il Prefetto, nel confermare l’attenzione da tempo rivolta alle dinamiche di insieme scaturenti da tale comunità e che hanno recentemente portato, sotto il profilo repressivo, all’adozione di un avviso orale nei confronti di un ospite minorenne, ai sensi del c.d. decreto Caivano, ha condiviso con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica la volontà di supportare l’Amministrazione locale nell’approccio partecipativo di costruzione di patti educativi nei confronti dei minori non accompagnati ospiti di tale struttura.

Ciò con il coinvolgimento, oltre che del Comune di Pavia, degli enti del Terzo Settore e del volontariato, quale tassello della complessiva impalcatura di sicurezza impostata per ricondurre giovani e giovanissimi, non inseriti in circuiti educativi, sportivi, di comunità e refrattari alle regole della comunità adulta, ad un percorso positivo di inclusione sociale e realizzazione personale.

Dobbiamo costruire percorsi e traiettorie per questi ragazzi e provare a fornire loro un’occasione per inserirsi nella nostra società. Prevenzione e repressione, laddove necessaria, non sono strumenti antitetici ma devono essere ponderatamente utilizzati in relazione alle realtà che si pongono alla nostra attenzione istituzionale, garantendo legalità, insegnando e veicolando il rispetto delle regole per porre le basi per una solida coesione sociale e una duratura convivenza nella nostra società” così il Prefetto De Carlini a margine del Comitato, nell’annunciare l‘imminente convocazione di un tavolo dedicato e di supporto alle Amministrazioni locali dei maggiori centri della provincia, sui minori stranieri non accompagnati e, più in generale, sull’inserimento di giovani e giovanissimi socialmente fragili e problematici nelle realtà associative e sportive, anche con il contributo del mondo della scuola.

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