Innamorati di Te: a Mortara il progetto per contrastare la violenza sulle donne

MORTARA (PV) – A Mortara si è tenuto il primo evento dell’anno di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne, organizzato dall’iniziativa #SicurezzaVera di Codere Italia. Nella Gaming Hall Mortara è stata ospitata la 13° edizione del progetto “Innamòrati di Te”, che mira a contrastare la violenza sulle donne e la violenza di genere. Secondo la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, nel 2022 in Italia ci sono stati 317 omicidi, con 125 vittime di sesso femminile. Di queste, 67 donne sono state uccise dal proprio partner o ex partner, e il 72% delle vittime erano italiane. Inoltre, il rapporto indica che ogni giorno in Italia 86 donne sono state vittime di reati, che vanno dalla violenza domestica alla violenza sessuale e allo stalking.

Nei primi 12 giorni di febbraio 2023 in Italia ci sono stati 33 omicidi, con 13 vittime donne. Otto di queste donne sono state uccise dai loro partner o ex partner. Nonostante si sia registrata una diminuzione del trend generale degli omicidi in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022, si è registrata solo una leggera diminuzione del numero delle vittime di sesso femminile. La stessa tendenza si riscontra nei crimini legati alla famiglia o alle relazioni.

“Il fenomeno della violenza sulle donne è un problema serio, pervasivo, diffuso, trasversale e in gran parte ancora nascosto”, ha dichiarato Marina Listante, Vice Commissario di Polizia di Pavia. “Affrontarlo richiede una risposta sinergica che includa la repressione dei crimini, la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e, anche, il recupero degli autori di abusi. Questa sfida richiede l’empatia degli agenti di polizia che possono trasformare una vittima in una parte legalmente protetta che è consapevoli dei propri diritti e della propria libertà, libertà dalla paura di denunciare, che può essere ridotta solo attraverso un approccio empatico”.

In provincia di Pavia, tra il 2021 e il primo semestre del 2022, circa 1.000 donne si sono rivolte ai tre centri antiviolenza del territorio. Tuttavia, molte più donne che stanno attualmente subendo violenze domestiche, economiche e persino istituzionali non hanno cercato aiuto. La maggior parte di coloro che hanno chiesto aiuto sono donne italiane con un alto livello di istruzione, prevalentemente di età compresa tra i 28 ei 47 anni. In molti casi, le vittime aspettano diversi anni prima di chiedere aiuto. Per le vittime un elenco aggiornato di avvocati specializzati in questo campo, che consente loro di chiedere aiuto.

“La violenza sulle donne è un fenomeno tristemente diffuso, e non se ne parla ancora abbastanza nei contesti educativi e di socializzazione”, ha dichiarato Cristina Maldifassi, assessore all’Urbanistica e Pgt, Sviluppo e recupero delle periferie, Servizi Sociali, Famiglia, Volontariato e Associazioni nel Comune di Mortara. “Questo tema dovrebbe riguardare l’intera società civile, attivando programmi e azioni per prevenirlo”.

“Le aggressioni nei confronti delle donne e i femminicidi rimangono purtroppo una piaga diffusa nel Paese – sottolinea Valentina Picca Bianchi, presidente Comitato Impresa Donna Mise e presidente Donne Imprenditrici Fipe – tuttavia si stanno sviluppando una consapevolezza e un’attenzione crescente con le donne che stanno combattendo per il loro diritto alla sicurezza. Nei nostri locali le donne rappresentano circa il 52% della forza lavoro e sono circa il 29,4% le titolari di bar e ristoranti. E dunque le nostre imprese sono direttamente coinvolte in questa battaglia di civiltà e di diffusione della consapevolezza ad ogni livello. La campagna di prevenzione e ‘difesa attiva’ contro la violenza di genere #SicurezzaVera lanciata dalla Federazione italiana pubblici esercizi e dalla Polizia di Stato quasi due anni fa, sta proseguendo con successo diffondendosi a macchia d’olio sull’intero territorio nazionale e sono felice oggi di avere un alleato in più quale le gaming hall! Dobbiamo lavorare insieme e uniti per spezzare il collegamento ideale che ancora troppi fanno tra locali notturni, alcol, droga e violenza, in particolare quella sulle donne. Tutto questo non può più essere accettato: i luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono diventare sinonimo di sicurezza per tutti: sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano. Come dico da tempo, questo è il tempo giusto per fare la differenza”.

“Impegnarci attivamente per condannare ogni forma di violenza e discriminazione è un atto dovuto per un’azienda come Codere Italia che da anni opera sul territorio italiano in cui purtroppo ancora oggi molte persone, non solo donne, vivono in condizioni di fragilità economica, fisica e psicologica”, spiega Imma Romano, direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia. “L’attualità ci riporta un mondo di paesi in guerra o colpiti da calamità naturali e di popolazioni che inseguono duramente il riconoscimento di alcuni diritti che orami noi diamo per acquisiti. Il dovere del singolo, e ancora di più di aziende private, è quello di tenere sempre alta l’attenzione su tematiche che hanno continuamente bisogno di essere commentate e discusse, dando così un valido contributo per soluzioni che rendano il genere umano più empatico alle violenze e sofferenze”.

Inoltre, dal 23 febbraio al 23 marzo nelle Gaming Hall Codere di Mortara, Rivoli e Parma torna il contest fotografico #panchinarossaontheroad2023 per la lotta contro la violenza di genere. Per partecipare basterà acquistare, con una donazione minima di 5 euro, una mini panchina rossa e realizzare uno o più scatti da condividere sui profili social di Codere. Il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione Villa Gaia.

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