Autore Redazione
martedì
21 Marzo 2023
15:59
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Vivere il Pavese - Wonderland Eventi - Pavia

“Cosa portare, cosa lasciare”: gli oggetti personali dei migranti raccontano le loro storie a Pavia

“Cosa portare, cosa lasciare”: gli oggetti personali dei migranti raccontano le loro storie a Pavia

PAVIA – A Pavia è aperta al pubblico la mostra fotografica “Cosa portare, cosa lasciare”, organizzata dall’associazione Babele in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che si celebra ogni 21 marzo. La mostra espone oggetti personali di migranti che racchiudono ricordi e simbolizzano esperienze; ogni oggetto esposto è stato scelto per un motivo preciso e le didascalie affiancate alle fotografie riportano le generalità del proprietario degli oggetti, la provenienza e l’anno di arrivo in Italia.

Secondo i dati forniti dal Comune, nel corso degli ultimi 10 anni, il fenomeno dell’immigrazione è cresciuto in modo significativo e nonostante la pandemia del 2020, più di 80 milioni di persone hanno emigrato nel mondo alla ricerca di condizioni di vita migliori. Tra di essi, i minori non accompagnati rappresentano una grossa fetta della popolazione migrante: dei 24 milioni di minori arrivati in Italia, oltre il 70% è dichiarato non accompagnato. La mostra “Cosa portare, cosa lasciare” è stata inaugurata oggi nelle stanze al piano terra a Palazzo Mezzabarba e rimarrà aperta al pubblico fino al 4 aprile.

Questo tema è stato calato in una mostra che vuole condividere le emozioni di chi lascia il proprio paese di origine attraverso la rappresentazione del legame culturale ed affettivo con gli oggetti, in quanto le cose diventano simboli Noi tutti – ha dichiarato l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pavia, Mara Tortitendiamo spesso a legarci ad alcuni oggetti non per il loro valore intrinseco ma per ciò che rappresentano , per ciò che  ci ricordano : che siano esperienze, luoghi, persone, emozioni. Io tengo a valorizzare questa mostra per il messaggio che essa porta e che è stato condiviso dallo Sportello antidiscriminazioni del Comune di Pavia che qui rappresento. Ormai da anni stiamo vivendo un incremento esponenziale  delle migrazioni in tutte le aree del mondo, soprattutto in Asia e in Europa. Sono diversi i fattori che spingono le persone a lasciare il proprio luogo di origine: i conflitti tra Stati o i conflitti interni ad uno Stato; la precarietà economica; la presenza di regimi oppressivi dei diritti umani; le catastrofi naturali; ultimo ma non per importanza, la spinta a ricercare condizioni di vita e di lavoro migliori. Gli spostamenti – ha concluso Torti – sono accompagnati da sofferenza e difficoltà arrecate dal lungo viaggio, dall’abbandono della propria terra e dall’inserimento in un nuovo contesto sociale. Tra le persone in fuga molti sono bambini, bambine e adolescenti, una circostanza che testimonia la disperazione e che dimostra quanto il futuro incerto in alcune terre sia motivo stesso di fuga per le nuove leve che le popolano”.

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