Autore Redazione
giovedì
28 Febbraio 2019
06:42
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Politica - Alessandria

Molinari: primo passo per lasciare ad Alessandria le quote della Centrale del latte

Approvata prima lettura sulla legge che concede il mantenimento delle quote per le amministrazioni
Molinari: primo passo per lasciare ad Alessandria le quote della Centrale del latte

ALESSANDRIA – Per Alessandria una delle questioni centrali era il mantenimento delle sue quote nella Centrale del Latte. Una situazione a rischio in base a un passaggio della legge Madia,  che imponeva il divieto per le pubbliche amministrazioni di costituire, anche direttamente, società con oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente connessi alle attività istituzionali. Limite applicabile anche nel caso di semplici partecipazioni di minoranza.

Come annunciato però da  Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e primo firmatario della proposta di legge, l’ostacolo verrà presto rimosso dopo che “è stata approvata alla Camera, la prima lettura sulla legge sul lattiero caseario che prevede che per le quote nelle centrali del latte si deroghi a quel principio della legge Madia“.

Secondo Molinari si tratta in questa maniera si dà “una risposta concreta agli enti locali che vogliono mantenere il loro ruolo di garanzia in una filiera importante come quella del latte. Allo stesso tempo è un forte segnale politico dopo gli anni delle liberalizzazioni forzate dei governi Monti e Pd verso gli allevatori: le nostre produzioni agricole di eccellenza hanno bisogno di più tutele dallo Stato, non di essere in balia esclusiva delle logiche del mercato globale. Sono molto soddisfatto per questo primo passaggio parlamentare perché questa è una battaglia che ho portato avanti non appena arrivato in Parlamento e che una volta portata a termine definitivamente, permetterà al Comune di Alessandria di mantenere le sue quote nella nostra Centrale del Latte, come fortemente richiesto dagli allevatori e dalle associazioni agricole. Rimango perplesso dal comportamento del Pd che in comune si è detto sempre favorevole al mantenimento delle quote mentre in parlamento è stato l’unico gruppo ad astenersi”.

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