Autore Redazione
venerdì
10 Settembre 2021
06:00
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Politica - Alessandria

Crisi maggioranza, Forza Italia cerca nuovi voti tra l’opposizione e riceve un no e un “ni”

Crisi maggioranza, Forza Italia cerca nuovi voti tra l’opposizione e riceve un no e un “ni”

ALESSANDRIA – “Può succedere tutto o il contrario di tutto”. Le parole a microfoni spenti di uno dei protagonisti della vita politica alessandrina certificano bene il momento delicato della maggioranza di centrodestra, dopo l’addio a Forza Italia di sei consiglieri comunali su sette, dovuto alla decisione del partito azzurro di sostituire il commissario cittadino Piercarlo Fabbio con l’attuale vicesindaco Davide Buzzi Langhi, una mossa definita “manu militari” dal nuovo gruppo InsiemeAlCentro. Ed è proprio in Fabbio lo stratega che sta gettando nel panico buona parte della maggioranza e che ieri sera pare abbia ospitato in un summit alcuni esponenti del centrodestra, tra coordinatori azzurri, consiglieri e assessori, intenzionati a recuperare la situazione, tuttora da decifrare.

Martedì 14 settembre può essere considerata la data limite: entro il prossimo consiglio comunale, infatti, InsiemeAlCentro punta a essere rappresentato in giunta. Finora non c’è ancora stato un confronto diretto tra tutte le forze della maggioranza: una rappresentanza dei sei consiglieri ha però già incontrato la Lega, il partito con più esponenti, sottoponendole le sue richieste.

“In base ai numeri ci spetterebbero due assessorati” ha detto a Radio Gold il capogruppo di InsiemeAlCentro Maurizio Sciaudonenon abbiamo chiesto nessuna delega particolare né fatto alcun nome di possibile nuovo componente della giunta. Siamo in attesa delle risposte: poi, in base alle deleghe che saranno messe a disposizione, sveleremo i nostri nomi”. Nessuno dei sei consiglieri “dissidenti”, infatti, entrerà in giunta: in quel caso, infatti, uno scranno resterebbe vacante e verrebbe occupato da un componente di Forza Italia, il primo dei non eletti. Per questo il gruppo di Maurizio Sciaudone ha già cominciato a contattare alcune figure.

Ho letto in questi giorni che si parla di ex componenti della Giunta Fabbio, ma posso dire che non rappresentano le nostre prime scelte che preferisco non svelare. Succederebbe come durante il conclave, chi entra Papa poi esce Cardinale” ha sorriso l’ex capogruppo azzurro “posso però dire che alcuni hanno ricoperto in passato incarichi politici, altri no. Ma, ripeto, tutto dipende dalle deleghe che saranno messe a disposizione. Abbiamo incontrato il sindaco e gli abbiamo confermato l’appoggio al programma di mandato. Su questo punto di vista siamo sempre stati coerenti e sempre lo saremo”.

Insomma, nonostante questi scossoni la maggioranza non sembrerebbe a rischio anche se Forza Italia ha comunque tentato nei giorni scorsi un approccio nei confronti di alcuni componenti dell’opposizione con la richiesta di un appoggio esterno alla giunta. C’è infatti da considerare che, sulla carta, qualora i sei dissidenti votassero contro, uno scenario finora evocato solo in un’occasione (“solo se si farà melina”, avevano detto qualche giorno fa i componenti di InsiemeAlCentro), la maggioranza non avrebbe più i numeri per governare.

Per fare qualche nome, quindi, i vertici del partito azzurro, rimasto con un solo rappresentante in aula (Carmine Passalacqua, ndr), hanno approcciato due esponenti della minoranza: Simone Annaratone di Italia Viva e Vincenzo Demarte, del gruppo “Dema”, ricevendo però due risposte diverse.

“Ho detto loro che non sono la stampella di nessuno” ha sottolineato a Radio Gold Annaratonecome Italia Viva ho sempre detto di essere pronto al dialogo con tutti ma sui temi, per il bene di Alessandria, ma questa è un’altra cosa. La mia intenzione è stare alla larga da queste questioni”.

Meno tranciante la risposta di Demarte: “Confermo di essere stato contattato da Forza Italia” ha aggiunto il consigliere ex Pd ai nostri microfoni “ma per quanto mi riguarda non cambierà nulla. Resterò nel gruppo misto fino alla fine e voterò sempre secondo coscienza. In passato mi è capitato anche, in alcune occasioni, di votare insieme alla maggioranza ma non voglio mettere nessun cappello in testa. Non vincolerò il mio mandato né alla maggioranza né alla minoranza”.

Insomma, l’unica certezza sotto il cielo della politica alessandrina è che ogni scenario è ancora aperto: le ultime indiscrezioni svelano, però, che proprio in questi giorni dovrebbe concretizzarsi il confronto tra tutte le forze della maggioranza, il segno che la resa dei conti è vicina.

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