Autore Redazione
mercoledì
26 Luglio 2017
05:03
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Politica - Alessandria

Arfea: 14esima in ritardo. I sindacati pronti a dare battaglia

Non basta, secondo le parti sociali, l'acconto di 300 euro. Pronti allo stato di agitazione.
Arfea: 14esima in ritardo. I sindacati pronti a dare battaglia

ALESSANDRIA – I circa duecento dipendenti dell’Arfea, l’azienda di trasporti della provincia e dell’Oltrepo Pavese riceveranno la quattordicesima mensilità in ritardo. La stessa azienda ha motivato questo slittamento degli emolumenti facendo riferimento al “contesto economico e di mercato” in cui si trova a operare. Giovedì scorso i lavoratori hanno ricevuto un acconto di 300 euro.

Non si è fatta attendere la risposta dei sindacati, informati solo dai dipendenti e non dalla azienda stessa di questo scenario. Le parti sociali hanno aperto la procedura di raffreddamento e sono pronte a indire lo stato di agitazione, con eventuali scioperi.

L’ultimo ritardo, hanno sottolineato Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Silt, è solo il primo di una lunga serie, iniziata da circa 9 anni fa.

A inasprire i rapporti tra azienda e sindacati, hanno inoltre fatto sapere le parti sociali, è la ferma volontà di Arfea di applicare il contratto collettivo nazionale, disdicendo tutti gli accordi aziendali.

“Il contratto nazionale non prevede le mansioni che vanno oltre la guida, come il rifornimento dei mezzi o il lavoro di biglietteria” ha sottolineato a Radio Gold Nicola Sirianni, di Silt “per questo siamo pronti allo stato di agitazione e a inviare lettere di diffida sul proseguire nel proprio intento. Se Arfea vorrà lo scontro, però, noi ci siamo.”

Non averci avvisato di questa situazione è un comportamento non corretto verso i sindacati e soprattutto profondamente scorretto nei confronti dei lavoratori ha sottolineato Alessandro Porta, di Uil Trasporti “Ogni anno ci sono difficoltà che si ripetono, a cadenza regolare. Ogni anno è sempre un serio problema, non il solo. Tutto questo non è più giustificabile e l’azienda deve porre rimedio il prima possibile.”

“Come tutti gli anni ci troviamo di fronte all’ennesima questione” ha concluso Giancarlo Topino, di Filt Cgil “chiederemo un confronto anche in Prefettura. Ma se la 14^ non arriverà siamo pronti a chiedere un confronto davanti al Prefetto e poi non ci rimarrà altra scelta allo stato di agitazione e all’eventuale sciopero.”

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