Autore Redazione
mercoledì
27 Dicembre 2017
05:03
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Eventi - Valenza

Una finestra sul passato: nasce il dizionario del dialetto valenzano

La presentazione avrà luogo il prossimo 10 gennaio alle 18, al Centro Comunale di Cultura di Valenza. I proventi saranno devoluti all'Unitre.
Una finestra sul passato: nasce il dizionario del dialetto valenzano

VALENZA – Più di mille pagine e 35 mila vocaboli, frutto di cinquant’anni di lavoro, tra soprannomi, modi di dire, filastrocche e parole legate ai mestieri. Questo è il Dizionario Enciclopedico del Dialetto Valenzano, scritto da Stefano Verità e realizzato grazie a Roland Smit, ex commerciante belga di pietre preziose a Valenza da più di 40 anni, diventato un vero e proprio editore dell’opera. È stato lui a convincere l’autore a pubblicare le più di 6200 schede compilate e conservate per decenni da Verità, un vero e proprio tesoro culturale da valorizzare e divulgare.

La presentazione del volume avrà luogo il prossimo 10 gennaio al Centro Comunale di Cultura di Valenza, in piazza XXXI martiri. Inizio alle 18. I proventi del libro, stampato da Fantigrafica Edizioni in 1500 copie e dedicato a Ginetto Prandi, saranno donati all’Unitre di Valenza.

In occasione dell’evento, a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare, oltre all’autore interverranno il sindaco di Valenza Gianluca Barbero, il professor Luigi Capra, lo stesso Roland Smit, la presidente dell’Unitre Elisabetta Cassola.

Destinato ai Valenzani, ma anche a tutti coloro che vogliono conoscere meglio la città capitale del gioiello, il Dizionario nasce dall’esigenza fortemente sentita dall’autore di far affiorare un’intensa rete di relazioni sociali, di vicissitudini e attività comuni, ovvero di sottrarre all’oblio persone e cose del passato che sono alla radice dell’identità stessa di questo luogo: un’identità da traghettare nel futuro.

Stimato imprenditore orafo, Stefano Verità è stato Presidente dell’Associazione Orafa Valenzana, consigliere comunale, socio fondatore del Circolo del Cinema negli anni ’50, ma soprattutto è stato e continua ad essere un appassionato cultore di storia e storie, poesia, tradizioni, personaggi e memorie di questa terra, consapevole che “il futuro ha un cuore antico”, come scriveva Carlo Levi. A tutt’oggi, non a caso, Verità insegna all’Università della Terza Età, sia il Dialetto Valenzano, che la Storia della musica lirica.

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