Autore Redazione
mercoledì
10 Gennaio 2018
05:35
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Eventi - Valenza

Un tesoro di parole in dialetto valenzano: ecco il dizionario

La presentazione del libro avrà luogo mercoledì in piazza XXXI Martiri 1. Inizio alle 18.
Un tesoro di parole in dialetto valenzano: ecco il dizionario

VALENZA – Per circa 50 anni ha raccolto più di 6200 schede con parole, proverbi e nomi. Mercoledì sera Stefano Verità (foto) presenterà il suo Dizionario Enciclopedico del Dialetto Valenzano, edito da Fantigrafica.

Appuntamento alle 18 al Centro Comunale di Cultura in Piazza XXXI Martiri 1. Oltre all’autore interverranno il sindaco di Valenza Gianluca Barbero, il professor Luigi Capra, il prezioso collaboratore e amico di Stefano Verità, Roland Smit, fondamentale per la realizzazione dell’opera e la  presidente dell’Unitre Elisabetta Cassola. 

Dedicato a Ginetto Prandi, il volume sarà stampato in 1500 copie. I proventi dell’opera saranno interamente devoluti all’Università della Terza Età di Valenza.

 

“A prescindere dal giudizio più o meno favorevole dei filologi sul valore linguistico dei vari dialetti piemontesi per il loro molteplice richiamo a lingue straniere, desidero citare Giuliano Gasca Quierazza” ha sottolineato lo stesso Stefano Verità “Una rivisitazione del proprio passato, delle radici da cui è germinata la nostra vita individuale, non può prescindere dalla conoscenza della lingua o del dialetto, in cui i nostri “antichi” hanno formato e trasmesso le proprie convinzioni, le proprie speranze, i programmi ed i progetti, gli affetti, gli sdegni, e le preghiere”.

“Appartengo infatti a questa gens come testimoniano gli stradinom che mi seguono fin dalla più tenera infanzia” ha aggiunto il sindaco di Valenza Gianluca Barbero “e che tuttora, quando mi capita di relazionarmi con qualcuno più anziano di me, mi fanno riconoscere come “l’anvud d’la…” ed “al fio ‘d’…” Stefano Verità è il magnifico cantore della storia di Valenza ed è uno dei salvatori del suo straordinario dialetto. Un dialetto strano, figlio di mille influenze e di una storia di terra di mezzo che ci accompagna dall’epoca romana.”

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