Cronaca

Mobilità a idrogeno: alla Solvay un impianto unico al mondo e la Regione cerca un’area dismessa per nuovi sviluppi

ALESSANDRIA – Un materiale unico al mondo prodotto ad Alessandria per sviluppare la tecnologia del futuro: l’economia dell’idrogeno. Questo martedì è stato inaugurato allo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo il nuovo impianto Aquivion, destinato a produrre delle membrane indispensabili per lo sviluppo della filiera produttiva dell’idrogeno verde. La multinazionale ha investito circa 10 milioni di euro in questa struttura, con l’auspicio di poter dar vita nel prossimo futuro a un impianto industriale più grande che consenta una importante ricaduta occupazionale.

Aquivion sarà svelato anche ai cittadini questo giovedì alle 17, nel primo dei cinque incontri di “Fabbriche Aperte Lab”, appuntamenti tematici rivolti alla comunità locale, con visite guidate: a maggio Solvay tratterà il tema della bonifica, a giugno il sistema di tutela ambientale dentro e fuori lo stabilimento, a settembre i prodotti e i mercati di riferimento e a ottobre i Pfas.

L’impianto Aquivion di Solvay si inserisce nell’ampia sinergia avviata a livello piemontese e locale per una mobilità più sostenibile: dalla creazione di tre stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile previste a Tortona, Arquata e Belforte, da completare entro giugno 2026 fino alla ricerca nella nostra provincia di un’area dismessa destinata a produrre idrogeno verde. “L’obiettivo è produrre quell’idrogeno che alimenterà questi distributori e che rappresenterà il vettore di transizione energetica per limitare le emissioni in atmosfera legate al traffico pesante delle merci che il territorio avrà a fronte dell’investimento per il retroporto di Genova. Auspichiamo di individuare un’area dismessa nella provincia di Alessandria per la produzione di idrogeno per la mobilità sostenibile” ha sottolineato Stefania Crotta, direttore Ambiente Energia e Territorio della Regione Piemonte.

Un tema caro all’amministrazione comunale di Alessandria, come aveva già sottolineato a marzo su Radio Gold l’assessore al Progresso e Sviluppo sostenibile Giorgio Laguzzi: “L’intenzione e
l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di lavorare per favorire l’insediamento sul territorio di aziende e produzioni che integrino la filiera industriale dell’idrogeno sostenibile, il cui primo tassello è certamente rappresentato dall’impianto inaugurato oggi. Speriamo pertanto che la trasformazione in atto nel polo chimico possa portare benefici al territorio in termine di attrattività di nuovi insediamenti produttivi votati alla transizione ecologica” ha sottolineato questo martedì l’esponente della Giunta Abonante “grazie alle lavoratrici e ai lavoratori che lo animano ci auguriamo che lo stabilimento di Spinetta possa diventare un punto di riferimento per lo sviluppo di tecnologie capaci di guidare questa transizione e pensiamo che il nostro rapporto con la fabbrica passi da un sempre maggiore impegno per la sicurezza, per la tutela e il recupero dell’ambiente, e dalle esternalità positive che sarà capace di creare in simbiosi con gli enti locali, l’università e i centri di ricerca locali sulle smart city”.

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