Autore Redazione
sabato
26 Novembre 2016
05:00
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Eventi - Valenza

Marco Paolini al Teatro Sociale di Valenza con “Numero Primo”

Uno spettacolo su un futuro che è allo stesso tempo inquietante e famigliare come il presente
Marco Paolini al Teatro Sociale di Valenza con “Numero Primo”

VALENZA – Una storia di fantascienza ambientata nel futuro e raccontata a teatro. Si tratta dello spettacolo di Marco PaoliniNumero Primo: studio per un nuovo album”, prodotto da Jolefilm, in scena sabato 26 novembre, alle 21, sul palcoscenico del Teatro Sociale di Valenza.

Un evento speciale, inserito nel cartellone della stagione teatrale Apre 2016-2017, che rappresenta un esperimento di fantascienza narrata a teatro, anche se agli autori non piace chiamarlo così. È una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare.

Il testo, scritto da Gianfranco Bettin e Marco Paolini, nasce infatti da alcune domande che si sono posti i due coautori: Qual è il rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quanto ci interessa sapere di loro? Quanto sottile è il confine tra intelligenza biologica e intelligenza artificiale?

Le nuove tecnologie sono di moda per definizione, ma spesso invecchiano in fretta generando però nuove attese. E se a cambiare rapidamente non fossero solo le cose e gli scenari intorno a noi, ma noi stessi, un po’ per scelta e un po’ per necessità? E in tal caso verso quale direzione o destinazione?

“Numero Primo-Studio per un nuovo Album” fa parte di una nuova stagione di quegli Album, ovvero racconti teatrali, con cui il narratore cult Marco Paolini ha raccontato l’Italia e gli eventi accaduti tra il 1964 e 1984.

Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi. Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica. Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a puntate come ho fatto con i primi Album”, precisa Marco Paolini.

Nella stazione spaziale del film 2001 Odissea nello spazio ci sono cabine telefoniche a disposizione dei viaggiatori, sono modernissime, confortevoli e permettono di fare videochiamate, ma sono fisse. Nessuno dei protagonisti del film usa un telefono portatile o un palmare. In 20.000 leghe sotto i mari Jules Verne immagina l’uso di energie, materiali e tecnologie che assomigliano moltissimo a quelli che sono stati effettivamente poi usati per i moderni sottomarini. Ma le previsioni più stupefacenti e azzeccate sul futuro sembrano quelle contenute nelle Mille e una notte: l’invenzione del password “apriti sesamo” e del touch-screen della lampada di Aladino. Possiamo quindi aspettare con fiducia l’avvento del tappeto volante in tempi ragionevoli.

Risulta che è molto più difficile fare previsioni sul futuro a breve che a lungo termine. Eppure il futuro prossimo dovrebbe far parte di un orizzonte a cui guardare con attenzione. Un presente dilatato come quello in cui viviamo rischia sia di cancellare la memoria del passato, sia di inibire ogni ragionamento sul futuro, dando per scontato che si tratti di un aggiornamento del presente, un aggiornamento “compatibile” con il presente.

Info:

Teatro Sociale di Valenza

www.valenzateatro.it

Tel. 0131 942276 – 324 0838829

il botteghino del Teatro Sociale di Valenza è aperto in via Garibaldi 58 da martedì a venerdì dalle 16 alle 19; sabato dalle 10 alle 13.

La stagione APRE del Teatro Sociale di Valenza ha il sostegno di Comune di Valenza, circuito Live Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale dello Spettacolo, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Piemonte, e trova quali partner artistici l’associazione Amici del Jazz di Valenza, Teatro della Caduta, capofila del festival Concentrica – rassegna fuori mercato, la rete piemontese con i migliori spettacoli d’innovazione italiani; tra i partner anche Esselunga, che, tramite il progetto Fidaty, ha inteso promuovere le stagioni dei più importanti dei teatri di Lombardia e Piemonte.

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