“No schiavi del cellulare”: a Spinetta Marengo si segue Papa Francesco

ALESSANDRIA – “Quando si diventa schiavi del telefonino si perde la propria libertà. Comunicare implica essere capaci di amare, non solo semplici contatti”. Ai centri estivi delle parrocchie di Spinetta Marengo, Castelceriolo e Litta Parodi i frati francescani hanno deciso di seguire alla lettera le parole di Papa Francesco, vietando l’uso del cellulare a tutti i partecipanti.

“Da quest’anno nessun bimbo o ragazzo porta più il cellulare, che viene lasciato a casa” ha raccontato Padre Lorenzo Tarletti a Radio Gold “un’idea che già avevano in mente l’anno scorso quando, ad esempio, durante il pasto, si creava molta confusione. Oggi non è più così”.

Una scelta presa in accordo con le famiglie dei circa 60 bambini coinvolti, dai 6 ai 12 anni. “Ma vale anche per gli animatori, che non possono usarlo mai durante la giornata” ha aggiunto Padre Lorenzo “non è stato difficile comunicarlo ai genitori. Nessuno ha obiettato: alle mamme e ai papà ho lasciato ovviamente il numero del mio cellulare. In caso di bisogno chiamano me. Abbiamo cominciato da due settimane e tutto procede al meglio. Tutti hanno percepito questa novità in senso positivo. Si tratta di una scelta di maturità, occorre solo motivarla nel modo più giusto”.

Nessun ripensamento quindi, e soprattutto nessuna tentazione per i piccoli delle tre comunità. “Hanno recuperato la semplicità e il divertimento dei giochi di una volta” ha raccontato il parroco “ad esempio “Rubabandiera” o “Palla avvelenata” oppure durante le pause sono gli stessi animatori che inventano altri passatempo”.

Per i circa 60 bambini e ragazzi di Spinetta, Castelceriolo e Litta Parodi, quindi, è stato proprio così. Si sono divisi in tre squadre, di età miste: i “Lions”, i “Tonni Spiaggiati”, e “Il Regno dei Ghiacci”, ognuno con un proprio inno e slogan e stanno imparando a divertirsi insieme condividendo le cose più semplici e vere.

“Questa scelta stimola la creatività” ha concluso Padre Lorenzo “è giusto che il bambino si trovi davanti una persona gioviale, che si lasci coinvolgere, una persona aperta che gli vada incontro. Alla fine tutti tornano alla sera stanchi ma felici. Ogni venerdì sera ci salutano sperando che il weekend passi velocemente e torni subito lunedì”.