Autore Redazione
mercoledì
10 Novembre 2021
15:51
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Cronaca - Alessandria

Il Piemonte avvia uno screening sperimentale sulla popolazione per contrastare l’epatite C

Il Piemonte avvia uno screening sperimentale sulla popolazione per contrastare l’epatite C

PIEMONTE – Dal 15 novembre 2021 e sino al 28 febbraio 2022, la Regione Piemonte avvierà uno screening sperimentale sulla popolazione per la ricerca del virus dell’epatite C. In cinque Asl, tra cui figura anche quella di Alessandria, verranno eseguiti appositi test salivari su un campione di 250 cittadini nati tra il 1969 e il 1989.

L’obiettivo è rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, oltre che interrompere la circolazione del virus, impedendo nuove infezioni“, spiega l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi. L’iniziativa rientra nel piano di screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV per il quale sono stati assegnati a favore delle Aziende sanitarie locali del Piemonte oltre 5 milioni e mezzo di euro.

Per l’effettuazione dei test, le Asl individueranno dei centri prelievo/hub vaccinali/hot spot tamponi o altro luogo, presso i quali proporre agli utenti la partecipazione volontaria allo screening, mediante la presentazione di una informativa e la raccolta del consenso informato. Una volta effettuato il test, le informazioni del soggetto e il risultato verranno registrati sull’apposita scheda prevista dal Ministero della Salute.

L’esito del test verrà comunicato all’interessato e, in caso di confermata positività, la consegna del risultato avverrà previo colloquio con il personale sanitario, durante il quale saranno fornite le informazioni necessarie per l’eventuale trattamento e per le misure di prevenzione, indicando le strutture di presa in carico presso un centro specializzato, al fine di proseguire gli accertamenti diagnostici (stadiazione della patologia) e di avviare prima possibile, qualora  eleggibile al trattamento, l’opportuna terapia, secondo le modalità organizzative individuate dalle singole Asl. In caso di HCV-RNA negativo, non verrà effettuato ulteriore accertamento.

Photo by Drew Hays on Unsplash

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