22 Dicembre 2021
19:41
Variante Omicron: positive due donne vaccinate della provincia di Torino
PIEMONTE – Oggi sono stati individuati in Piemonte altri due casi di variante Omicron, che salgono quindi a 4 in tutto sul territorio regionale. I casi sono stati confermati attraverso la genotipizzazione eseguita dall’Istituto di Candiolo. Si tratta di due donne, madre e figlia, conviventi della provincia di Torino. Entrambe vaccinate con due dosi, sono in buone condizioni di salute: la mamma di 55 anni è asintomatica, mentre la figlia di 20 anni è pauci-sintomatica. Entrambe erano risultate positive a un test antigenico rapido e al successivo test molecolare.
“Le evidenze scientifiche attuali confermano che la maggior parte dei tamponi antigenici, e in particolare quelli usati in Piemonte, individuano i casi di positività anche in presenza di variante Omicron – sottolineano il prof. Giovanni Di Perri, responsabile del Dipartimento Malattie infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino e la dott.ssa Valeria Ghisetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia –. Infatti i test antigenici rapidi non individuano la sequenza molecolare relativa alla proteina spike (responsabile dell’identità delle diverse varianti), ma bensì la presenza della proteina nucleocapsidica (proteina N), non coinvolta quest’ultima nelle modificazioni strutturali che caratterizzano le diverse varianti. La velocità nell’individuazione dei casi di contagio è più che mai utile in questo momento di alta circolazione del virus e i test rapidi antigenici danno un contributo importante al sistema di tracciamento. Resta fondamentale, però, il senso di responsabilità di ogni cittadino nel limitare le occasioni di contagio. La prudenza deve continuare a essere la regola guida di ogni nostra azione, oggi più che mai”.
Il Pre-Report settimanale del Ministero della Salute e ISS, della settimana 13-19 dicembre, conferma anche le buone performance del sistema di tracciamento del Piemonte con una media di 3 giorni tra l’inizio dei sintomi e l’esecuzione del tampone per verificare l’eventuale positività al Covid, un tempo ben sotto la soglia massima di 5 giorni che il Ministero indica come ottimale.