Autore Redazione
venerdì
18 Febbraio 2022
10:58
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Cronaca - Alessandria

Alessandria su Freedom lunedì 21 febbraio: fari accesi sul Museo Etnografico

Alessandria su Freedom lunedì 21 febbraio: fari accesi sul Museo Etnografico

ALESSADNRIA – Il mondo televisivo continua ad accendere i riflettori su Alessandria. Lunedì infatti il capoluogo apparirà nella seguita trasmissione di Italia Uno, Freedom, condotta da Roberto Giacobbo. Nella lunga puntata verrà mostrato il Museo Etnografico, conosciuto come ‘Museo C’era Una volta‘. La scelta di raccontare questo luogo deriva dalla “capacità di descrivere il passato attraverso oggetti che oggi non si usano più oltre a mettere in scena i ricordi e le memorie dei singoli individui. Attraverso un grande quantitativo di oggetti raccolti dai titolari, sono state ricostruite delle vere e proprie scene di vita quotidiana, come una perfetta classe del 1935“.

Nella puntata, che inizierà alle 21.15, saranno proposte anche le immagini esclusive del volo che ha permesso al fotoreporter Massimo Sestini di realizzare una delle fotografie più belle delle Frecce Tricolori. Una collaborazione tra diversi aerei per creare un set fotografico in volo, un’esperienza veramente imperdibile.

Roberto Giacobbo sarà con i piloti più amati e famosi d’Italia e forse del mondo: le leggendarie Frecce Tricolori, l’incredibile reparto di volo acrobatico dell’Aeronautica Militare Italiana. Le telecamere di Freedom entreranno nella loro sede, l’aeroporto militare di Udine-Rivolto. Qui la squadra di Freedom troverà gli aerei, i piloti e tutto il personale dell’imponente macchina che c’è dietro ad ogni volo, per passare insieme un’intera giornata. Vedremo una vera sessione di addestramento, dal briefing, alla vestizione, fino al complesso rituale che i piloti compiono ogni giorno prima di salire sui loro velivoli. E poi il momento del decollo e dell’allenamento in volo, dove questi fenomenali aviatori sono in grado di compiere manovre sensazionali e uniche. Allora, allacciate le cinture e preparatevi, la squadra di Freedom sta per portarvi nel fantastico mondo delle Frecce Tricolori!

Freedom andrà inoltre a Torino per conoscere i posti che l’hanno resa una città magica. Perché il capoluogo piemontese gode di questa fama?
Molte tradizioni e luoghi di questa città risultano legati alla superstizione, all’alchimia, alla massoneria e persino all’occultismo. Piazze, portoni, palazzi riportano evidenti simboli esoterici mentre antiche leggende ci parlano di misteriose gallerie sotterranee, di potenti reliquie come la Sindone ed il Sacro Graal.
Quale legame c’è tra Torino e l’antico Egitto e perché la città sarebbe al centro di due triangoli: uno di magia nera ed uno di magia bianca? Roberto Giacobbo andrà a caccia di risposte indagando nei siti che vengono considerati con maggior energia positiva e negativa della città.

Spazio anche all’Umbria, nei pressi di San Giustino, nei luoghi dove si è svolta una vicenda incredibile: nel 1441, tra il confine dello Stato Pontificio e la Repubblica di Firenze dei Medici, è nato un altro, piccolo, Stato. In un periodo storico tra i più importanti della nostra storia, mentre dal Medioevo si entrava nel Rinascimento, in un minuscolo territorio è successa una cosa imprevedibile: per un errore è nata la Repubblica di Cospaia, che allora aveva soli 350 abitanti, e che è esistita fino al 26 giugno 1826. Una storia che Freedom ripercorrerà nel dettaglio, una storia fatta di uomini, di leggi non scritte e di una piccola moneta d’argento

Freedom resterà in Umbria per vedere cosa c’è sotto Orvieto. La sua rupe è un enorme blocco di tufo e da sempre la città si è sviluppata non solo in superfice ma anche sottoterra. Così, nel corso di circa 2700 anni, i suoi abitanti hanno saputo scavare un’incredibile serie di cunicoli, grotte, pozzi, cisterne e gallerie che si intersecano al di sotto della zona abitata, per ingrandire una città dove ogni piccolo spazio poteva significare avere più acqua, cibo e quindi vita.
Roberto Giacobbo non solo mostrerà le profondità del pozzo della Cava, considerato il fratello maggiore del famoso Pozzo di San Patrizio, ma svelerà anche una serie di cavità sotterranee frutto di recentissime scoperte: una serie di ingegnose soluzioni che gli abitanti di Orvieto hanno dovuto mettere in campo quando la natura aveva posto loro dei limiti.

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