Autore Redazione
lunedì
22 Maggio 2023
19:27
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Politica - Alessandria

Comitato Stop Solvay: “Un primo passo del Comune che appare però tardivo e fiacco. Si agisca anche in Regione”

Comitato Stop Solvay: “Un primo passo del Comune che appare però tardivo e fiacco. Si agisca anche in Regione”

ALESSANDRIA – “Un primo passo verso la verità sulla salute dei cittadini di Spinetta Marengo”. Così il Comitato Stop Solvay ha commentato il sì unanime del consiglio comunale di Alessandria all’atto di indirizzo e all’ordine del giorno che impegnano la giunta ad attivarsi per il biomonitoraggio e per uno studio epidemiologico tra la popolazione rispetto alle problematiche legate al Polo Chimico di Spinetta Marengo.

“Durante la seduta, la giunta comunale si è impegnata a realizzare la tanto attesa “terza fase” dell’indagine epidemiologica per mettere in luce il nesso causa-effetto tra le numerose patologie presenti nella nostra comunità e gli inquinanti dispersi sul nostro territorio. L’approvazione di questa fase rappresenta un primo passo avvenuto anche grazie alla mobilitazione dei cittadini e delle cittadine, insieme all’attività di informazione critica svolta per anni anche dal Comitato Stop Solvay” hanno sottolineato gli esponenti del Comitato.

“Tuttavia, riteniamo che questo primo passo non sia ancora sufficiente. I cittadini di Spinetta Marengo hanno già atteso abbastanza a causa dei continui rimpalli di responsabilità tra Comune e Regione. Ad oggi, la cittadinanza avrebbe già dovuto avere i risultati dello studio di correlazione tra patologie e inquinanti, così come i risultati di un biomonitoraggio umano. I dati disponibili da anni sull’inquinamento della Fraschetta e pubblicati da Arpa, uniti al recente studio pilota condotto su 30 abitanti di Spinetta dall’Università di Liegi avrebbe dovuto mettere in moto il Comune immediatamente. La situazione di inerzia e immobilismo che ha contraddistinto la giunta comunale in questi ultimi otto anni non è più accettabile. “Le persone sono quelle che pagano il prezzo più alto, direttamente sulla propria salute. Per questo motivo, questo primo passo del Comune appare comunque tardivo e fiacco rispetto alla criticità della situazione in Fraschetta” ha dichiarato Viola Cereda, portavoce del Comitato.

“Sarà quindi necessario vigilare attentamente affinché l’amministrazione comunale si impegni concretamente nell’allocare i fondi necessari e avviare il progetto. Inoltre, chiediamo al Sindaco, in qualità di primo cittadino e assessore all’ambiente, insieme all’intera giunta, di adoperarsi affinché le due commissioni regionali per il biomonitoraggio e il protocollo per i medici di base accelerino la pubblicazione dello studio preliminare per la realizzazione di queste due importanti attività. È altresì essenziale che la Regione eroghi i fondi necessari per garantirne l’attuazione in pochissimi mesi senza dover aspettare che un altro anno passi. Chiediamo un impegno reale e immediato da parte delle autorità competenti affinché si pervenga finalmente alla verità sulla situazione di Spinetta Marengo e alla tutela della salute dei suoi cittadini”. 

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