Autore Redazione
lunedì
10 Luglio 2023
12:09
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Cronaca - Alessandria

Carabinieri Forestali: nei primi 6 mesi dell’anno effettuati 273 controlli ed elevate sanzioni per 78 mila euro  

Carabinieri Forestali: nei primi 6 mesi dell’anno effettuati 273 controlli ed elevate sanzioni per 78 mila euro  

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sono stati 273 i controlli effettuati nei primi 6 mesi del 2023 dai Carabinieri Forestali della provincia di Alessandria. La specialità dell’Arma dei Carabinieri verifica corretta applicazione delle norme che riguardano la gestione dei rifiuti e nell’Alessandrino, grazie al lavoro delle 9 Stazioni e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale ha fatto emergere 30 illeciti amministrativi. I controlli, svolti anche in collaborazione con l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, distretto Alessandria-Asti, hanno fatto scattare sanzioni amministrative per circa 78 mila euro e portato alla denuncia penale di 19 persone.

Tra le principali irregolarità riscontrate c’è l’abbandono di rifiuti, spesso attuato da privati cittadini soprattutto in aree rurali e boscate, fenomeno riscontrato principalmente nel gaviese ma i Carabinieri Forestali hanno scoperto anche una più grave gestione (intesa sia come attività di raccolta e/o trasporto e/o trattamento e/o smaltimento) illecita di rifiuti da parte di ditte e imprese che operano in assenza delle previste autorizzazioni oppure in totale difformità da esse.

Quest’ultima violazione viene riscontrata con più frequenza nelle città della provincia maggiormente industrializzate, dove inevitabilmente aumentano le probabilità di rilevare illeciti penali relativi ai rifiuti. Recentemente nel tortonese, i Carabinieri Forestali hanno individuato diverse imprese dedite alla gestione illecita di rifiuti speciali, nella maggior parte dei casi costituiti da veicoli fuori uso e parti di veicoli derivanti da attività di recupero/trattamento non autorizzati.

La legge oggi consente non solo di rilevare l’illecito, sia esso amministrativo o penale che i diversi Reparti dei Carabinieri Forestali del territorio contestano ai responsabili sulla base del più generale principio “chi inquina paga”, ma anche di avviate le previste procedure affinché i rifiuti siano opportunamente rimossi e lo stato dei luoghi ripristinato.

 

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