Autore Redazione
mercoledì
23 Dicembre 2015
23:41
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Eventi - Italia

Si avvicina Natale. Ecco come si mangia in Italia, regione per regione

Si avvicina Natale. Ecco come si mangia in Italia, regione per regione

ALESSANDRIA – Il Natale é uno dei momenti più magici dell’anno con le sue luci, l’albero e l’impareggiabile calore del pranzo che riunisce le famiglie, i parenti attorno allo stesso desco per celebrarlo tutti insieme  con i  piatti della tradizione delle proprie radici. 

In molte famiglie è abitudine osservare il digiuno alla vigilia di Natale, in altre invece si inizia a festeggiare con il cenone, quasi sempre però il menù rispetta il magro con il pesce protagonista delle ricette. Ecco quindi cosa si mangia nelle regioni italiane in questi giorni:

In Piemonte il pranzo natalizio inizia con un ventaglio di antipasti che si articola tra la classica insalata russa, vol au vent con fonduta, lingua con il bagnetto verde, flan di topinambur, tartine al salmone, acciughe al verde, paté di tonno e o vitello tonnato. Anche tra i primi piatti la varietà è notevole, si può spaziare dagli agnolotti con sugo di carne ai tortellini o diavoletti con il brodo di gallina e carne, o ai tajaren ai funghi. Anche con i secondi le possibilità sono diverse, faraona arrosto, cappone ripieno, brasato al barolo o misto di bollito piemontese con i suoi tagli (lingua, cotechino, tenerone, caramella, coda, cappone,testina) abbinato a salse come il “bagnet vert o ross “, o  la mostarda. Come contorno non mancano le patate al forno, il flan al cardo, torte salate, in particolare con i carciofi o  i broccoli. Tra i dolci l’immancabile bunet,  la panna cotta, il panettone, abbinato al cioccolato o allo zabaglione,  il torrone bianco e frutta secca. 

In Valle d’Aosta, nell’antipasto tradizionale fanno mostra i crostini di miele con salumi di capra, lardo con castagne, crostini con fonduta e tartufo, lardo di Arnad, motsetta di camoscio o il patè d’anatra all’arancia.  Tra  i primi piatti c’é la Carbonade valdostana o la zuppa alla Valpellinentze e tra i secondi capriolo alla valdostana marinato con vino rosso e agli aromi oppure arrosto di vitello al forno.Tra i dolci le pere a sciroppo con crema di cioccolato o il caffè Mandolà.

In Lombardia, nell’antipasto di Natale difficilmente mancano i nervetti in insalata, salumi, paté e insalata russa.. Protagonisti dei primi,  il consommè di cappone in gelatina, i tortellini o i casoncelli in brodo o tortelli con zucca con la mostarda. Per  secondo la scelta é tra  il cappone ripieno con mostarda o  l’anguilla cotta  al cartoccio o ai ferri, il lesso con la “pearà” oppure  lo zampone alla milanese con  lenticchie in umido, o ancora gli stecchini.. Tra i dolci il panettone con mascarpone, la “sbrisolona”.

Anche la Liguria ha una bella tradizione culinaria,  tra gli antipasti, il capitone marinato, la fugassa in diverse varianti, la cecina (farinata), torte salate di verdure. Tra i primi la scelta é tra i ravioli alla genovese con i  “Utucu”, i natalini in brodo di cappone, mentre tra i secondi la varietà é tra  tacchinella alla storiona con salsa verde, o cappone, sempre con  salsa verde, la cima genovese, la faraona con i carciofi, stecchi fritti o coniglio alla genovese. Chiude il pranzo il classico pandolce e panettone genovese.

In Emilia Romagna, oltre al culatello di Zimbello e la coppa tra gli antipasti  anche l’anguilla marinata. Tra i primi, tagliatelle al ragù, cappelletti o tortellini  in brodo di cappone, mentre di secondo, un  misto di cotechino con cappone o gallina con mostarda di Modena, oppure zampone con le lenticchie o ancora le “stortine ” (anguille cotte alla brace e marinate).  Tra i dolci la spongata di Parma o il panspeziale.

In Trentino Alto Adige, tra gli antipasti le frittelle tirtlan, i salumi,  speck, la spressa delle Giudicarie, il puzzone di Moena. Il primo di Natale si orienta o  sulle lasagne al radicchio e speck o i canederli, o i ravioli casunziei, i strangolapreti, come secondo si spazia tra il Gulash alla trentina, carne salada, capriolo al forno  e dulcis in fundo i classici dolci del Trentino,  Strudel o  zelten.

In Toscana negli antipasti natalizi assolutamente presenti sono i crostini di fegatini, al tartufo e salumi  tipici come lardo, soppressata, cinghiale. Tra i primi, i cappelletti in brodo e come secondi tacchina o cappone ripieno ma anche anatra o fegatelli e tordi, e sformato di gobbi. Tra i dolci, i cavallucci, i ricciarelli, il panforte e il Pan del buttero, un dolce tipico con uvetta e fichi, il castagnaccio.

In Sardegna tra gli antipasti i carciofi con bottarga, sardine ripiene, le fritture di pesce “Iscabecciu”, le orziadas mentre tra i primi troviamo  i ravioli “i culigones de casu”, i “malloreddus” (gnocchetti di semola) con sugo d’agnello, linguine con riccio, fregola con i frutti di mare. Tra i secondi  la scelta é tra  agnello al forno,  porceddu  al mirto, la coratella di agnello. Tra i dolci le “seadas al miele”

In  Puglia  tra gli antipasti non mancano le popizze, il polpo in umido, funghi gratinati e le famose pettole.  Tra i primi la scelta é tra gli agnolotti alla parmigiana, trofie ai frutti di mare, cavatelli con funghi cardoncelli, mentre tra i secondi  l’orata all’acqua pazza, pesce finto, agnello al forno con i lambascioni. I dolci tipici tradizionali sono calzone di castagne e  le cartellate, i porcedduzzi.

In Veneto,  tra gli antipasti la soppressa all’aceto e la salsiccia alla luganega, il baccalà mantecato o fritto e le sarde in saor. Nei primi la scelta é tra  la polenta con il baccalà o i bigoli  con il ragù d’anatra, il riso alla veneziana , riso “coe cappe”mo ancora il classico “Riso e bisi alla veneta”. Tra i secondi il lesso di cappone al cren (salsa di rafano), il coniglio in saor,  baccalà alla vincentina.Tra i dolci non possono mancare le frittelle di zucca alla veneziana,le frittole con uva sultanina, i golosetti.

In Friuli Venezia Giulia tra gli antipasti la sfilata di olive con Montasio, crostini con spuma di formaggio Nei primi abbiamo la brovada e muset, zuppa di rape, gnocchi di prugne, ravioli in brodo di cappone.. Nei secondi, lesso di cappone, trippa con sugo e formaggio,  gulash, spezzatino di pecora con polenta e crauti o cotechino con  polenta . Il dolce più tradizionale é la Gubana, manon mancano anche dolci come il presniz e le castagnole di Natale.

Nelle Marche tra gli antipasti spiccano bruschette al tartufo, crescia con ciccioli, spiedini di formaggio di fossa  e cinghiale..Nei primi la cernita é tra  il vincisgrassi o i maccheroncini di Campofilone o ancora con i classici cappelletti nel brodo di cappone, nei secondi protagonista il cappone arrosto, ma anche il pollo in putacchio o frittura ascolana e come contorni ceci neri e lenticchie rosse. Per chiudere il pranzo sulla tavola protagonisti sono la pizza di Natale, gli scroccafusi e le arance al croccante.

In Abruzzo i filetti di baccalà in pastella allo zafferano é tra gli antipasti più sfiziosi con gli speroni e gli insaccati abbruzzesi.  Tra i primi tradizionali la chitarra abruzzese con il ragù “pallottine”, i lu rintrocilio, timballo di scrippelle, il cardone in brodo, parmigiana di cardi, zuppa di castagne e ceci. Per i secondi,  tacchino alla canzanese o in gelatina all’abruzzese o agnello al forno, le mazzarelle,  mentre tra i dolci tipici tradizionali primeggiano i calgionetti fritti, le scrippedde, le mandorle caramellate, il parrozzo, i bocconotti.

In Umbria  tra gli antipasti, i crostini con polpa di olive o con i fegatini di pollo e i classici salumi umbri. Dei primi tradizionali i cappelletti ripieni di cappone e piccione, gli strangozzi al tartufo nero di Norcia, le pappardelle con sugo di lepre o di cinghiale o i classici agnolotti al sugo. Tra i secondi cappone bollito, il fagiano in salmì, l’oca arrosto, costolette panate di agnello.Per concludere il pranzo natalizio tra i dolci la scelta é tra il panpepato, le pinoccate, e la rocciata.

Nel Lazio tra i classici antipasti ci sono il pane ripieno romano, baccalà fritto in pastella, le classiche bruschette, il fritto misto di broccoli. Tra i primi la pasta ai broccoli in brodo di arzilla, cappelletti in brodo di cappone, pomodori ripieni di riso, stracciatella. Nei secondi la cernita é tra baccalà, capitone marinato, abbacchio al forno con patate, coratella in umido o tacchino ripieno accompagnati spesso dal contorno di carciofi alla romana o alla “giudea”. Trai dolci il panpepato o il pangiallo.

In Molise  tra gli antipasti oltre ai classici insaccati che non mancano sulla tavola di ogni famiglia molisiana, calzoni di ricotta,  le scarpelle molisane, baccalà o alici. Tra i primi la zuppa alla santè o di triglie, zuppa di cardi,  i cavatelli al ragù o le taccozze con i fagioli.Nei secondi si va dalla polenta con le frascateglie alla pampanella di costine al forno, dal baccalà arracanato al baccalà al forno con verza,uvetta e gherigli di noci, o ancora alla trippa con verdure. Tra i dolci molisiani lo zuccotto Milk pan, i calciuni fritti, i pepatelli e le cacaruozze.

In Calabria la tradizione degli antipasti natalizi calabresi vuole sfiziosi piatti come frittelle di baccalà, di cavolfiore, insalata di baccalà con i “Cancariddi cruschi, la “Saraca”  e i salumi. Tra i primi la scelta spazia tra pasta al forno, le scillatelle con ragù, pasta con trippa di stoccafisso e le ‘vraciole’.  Anche il secondo offre un’ampia scelta tra  polpettine di carne, fritture di pesce, fritture di verdure, capretto al forno alle erbe selvatiche, pesce stocco di Cittanova con il sugo la ghiotta e ancora sformato di carciofi e patate al forno. Tra i tanti dolci le crocette di fichi secchi, i turdilli,i cannarituli,  la pitta “mpigliata”il torrone la Giurgiulena o ancora le nacatole.

In Campania,  come apertura del pranzo si spazia tra le pizzelle fritte, le pizzelle all’uovo ai carciofi,  le zucchine a scapece mentre tra i primi la minestra maritata di cicoria scarole, tagliatelle, calamarata, e tacchino al forno, cappone imbottito, fritture di mozzarella, capitone. Tra i dolci gli Struffoli, i mostaccioli,

Anche la Sicilia é una regione con una ricca  ricca  tradizione culinaria. Tra gli antipasti le crispelle con  acciughe e ricotta o quelle di riso e  miele, la caponata, la schiacciata con cavolfiori affogati nel vino e olive e acciughe, sale e pepe,  la zucca rossa fritta in agrodolce o i broccoli affogati nel vino e olive. Tra i primi , si va dai timballi di anelletti alla siciliana o pasta alle sarde, o ancora bucatini con le sarde e finocchietto o pasta con il sugo della ghiotta, di pesce spada o pesce stocco. Tra i secondi dominano  la scena le sarde a beccafico, tra le carni il coniglio in agrodolce , mentre tra i dolci c’é da sbizzarirsi con i cannoli, la cassata siciliana, il buccellato, gli sfinci, frittelle con ricotta, o ancora la cubaita, un torrone composto da miele, pistacchi,mandorle e cioccolato fondente.

In Basilicata tra gli antipasti, le pettole e le frittelle. Tra i primi natalizi più tradizionali i strascinari al ragù e le minestre di verza, di cardi mentre tra i secondi il baccalà con i peperoni cruschi.  I dolci sono numerosi, dal  pane dolce “piccilatiedd”, ai calzoncelli di castagna, o alle zeppole ‘cresciute’.

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