Crisi orafi, Ballerini suggerisce idee e invita la maggioranza a progettare il futuro

VALENZA – La minoranza prova a spiegare all’Amministrazione comunale e all’opposizione quanto sia utile discutere del distretto orafo valenzano, soprattutto con la comunità. Luca Ballerini, di Valenza Futura infatti, in una nota, ha sottolineato come i dubbi avanzati sullo strumento del consiglio comunale aperto siano infondati perché il consiglio è “il primo posto dove portare i problemi dei cittadini“. Diversamente, “delegare ad altri le soluzioni, senza neanche approfondire o condividere l’analisi dei problemi stessi, sia una modalità di governo che impoverisce una comunità e questo modo di fare politica non ci appartiene“. Condividere i problemi, ha aggiunto Ballerini, come avvenuto durante il Covid, “ha dimostrato come una comunità che si riconosce, si parla e si aiuta sia più forte, qualora occorresse, soprattutto nelle emergenze“.

A tutto questo si aggiunge il fatto che “tante teste sono in grado di sviluppare in maniera più larga tante risposte tra cui si possono trovare spunti di azione e riflessione“. Intanto Valenza Futura prova anche a delineare qualche strategia, come punto di partenza al momento di affaticamento del comparto orafo. Le proposte sono di prevedere “una scontistica sui servizi comunali alle famiglie” a beneficio dei lavoratori coinvolti nella crisi. “Per esempio una famiglia con un bambino all’asilo ed uno alle elementari può avere le rette dell’asilo e quelle delle mense ridotte della stessa riduzione percentuale dello stipendio” oppure si suggerisce di prevedere “uno slittamento e una rateazione agevolata e senza interessi di alcune di queste o di altre rette o servizi forniti dal Comune“. Per le ditte in crisi lo spunto ulteriore è di utilizzare strumenti già adottati in pandemia come “la possibilità di sospendere o almeno rimandare i pagamenti alle aziende in difficoltà dei tributi comunali“.

Ballerini invita a riflettere sulle proposte e a riportare “l’attenzione e il dibattito cittadino fuori dall’acqua della piscina” concentrandosi “sul tema ben più importante del rapporto tra brand e contoterzismo e sul futuro della città che è scomparso da qualche anno dalle cronache, anche per tornare ad avere un progetto politico più ambizioso e che guarda al futuro socioeconomico della città in una fase di cambiamento che merita attenzione, analisi e supporto”.