13 Giugno 2025
11:42
Ass. Coscioni: “Pasti in cella, senza areazione e scarafaggi nella sezione collaboratori di giustizia”
ALESSANDRIA – Nella casa circondariale di Alessandria “i pasti vengono consumati in cella, in ambienti privi di aerazione forzata e con acqua fredda nei servizi. Nella sezione collaboratori di giustizia è stata segnalata la presenza di scarafaggi“. In più “le criticità segnalate in passato risultano in gran parte irrisolte”. Questo scenario emerge dalle relazioni inviate dalle Asl piemontesi tra il 2023 e il 2024 in merito allo stato igienico-sanitario e strutturale degli istituti penitenziari della regione, richieste dall’associazione Luca Coscioni. Il dato emerge dalle relazioni redatte dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL) in merito alle visite effettuate negli istituti penitenziari italiani. “I documenti, ottenuti grazie a un accesso civico avviato lo scorso dicembre, costituiscono un primo passo per fare luce sulle condizioni – spesso opache – delle carceri italiane“. “A oggi, solo 66 ASL (tra ASL, ATS, ASP, USL, AULSS e APSS) in Italia – spiega ancora l’associazione – hanno risposto fornendo documentazione, spesso lacunosa. Nella maggior parte dei casi, mancano indicazioni su eventuali direttive regionali o sulle reazioni istituzionali alle criticità segnalate, aggravando un quadro già drammatico e rendendo difficile una valutazione efficace degli interventi messi in atto”. Asti: nonostante alcuni interventi migliorativi, persistono gravi problemi come muffe, servizi igienici non funzionanti e stoccaggio inadeguato dei farmaci. Torino: carenze strutturali gravi, con presenza di muffe, infiltrazioni, locali inagibili e mancanza di accessi per disabili. In una sezione, la situazione è stata definita di inabitabilità, con possibile chiusura dell’area per motivi igienico-sanitari. Cuneo, Saluzzo e Fossano (ASL Cuneo 1): locali comuni degradati, pareti scrostate, intonaco danneggiato, cattiva gestione dei rifiuti, usura delle pavimentazioni, carenze igienico-sanitarie e strutturali persistenti. Alba (ASL Cuneo 2): parte della struttura è chiusa da anni a causa di un cluster di legionellosi; inadeguatezze nei locali mensa e mancanza di presidi antincendio in alcune aree. Biella: l’ASL dichiara di aver chiesto una valutazione alla Regione Piemonte, senza aver ancora ricevuto risposta. Novara: condizioni igienico-sanitarie valutate positivamente, con criticità limitate al consumo dei pasti in cella e al sovraffollamento (171 detenuti su 158 posti regolamentari). Ivrea: la ASL segnala necessità di pulizia straordinaria, miglioramento delle condizioni del magazzino farmaci e adeguamento del piano di autocontrollo alimentare. Verbania: criticità contenute, ma persistente sovraffollamento. Vercelli: 303 detenuti su una capienza effettiva di 227. Urgenti gli interventi su impianti cucina e servizi igienici. La situazione nelle carceri piemontesi