19 Giugno 2025
06:59
QS World University Rankings 2026: l’università di Pavia al 423esimo posto
PAVIA – QS Quacquarelli Symonds, l’analista globale della formazione universitaria, ha pubblicato l’edizione 2026 della QS World University Rankings, la classifica internazionale delle università più consultata al mondo[1]. QS rimane l’unica grande classifica globale a combinare misure di occupabilità e indicatori di sostenibilità. La notizia principale del QS World University Rankings di quest’anno è la straordinaria performance del Politecnico di Milano, che sale di 17 posizioni e si aggiudica il 98° posto a livello globale, il piazzamento più alto mai raggiunto da un’università italiana nella storia della classifica. Bene anche Pavia che guadagna 17 posizioni e si piazza al 423esimo posto. In Italia eccelle il Politecnico di Milano, tra le prime 100 e capaca di guadagnare 13 posti (ora è 98esimo). Stabile il Politecnico di Torino (242esimo) mentre scende dal 371esimo posto al 408esimo l’Università di Torino.
Pavia si distingue a livello nazionale e globale in particolare in tre campi.
La qualità e la reputazione della ricerca (“citations by faculty” cioè il numero di volte in cui il lavoro pubblicato da un ricercatore viene usato come punto di riferimento in altri studi) pone Pavia tra le prime 200 università al mondo e al terzo posto in Italia.
Le partnership di ricerca extra-nazionali (“international research network”) ottengono un punteggio di eccellenza di 80,4/100. Per quanto riguarda la sostenibilità, l’Ateneo pavese scala 348 posizioni nel ranking complessivo e si attesta al sesto posto in Italia.
Queste graduatorie dimostrano come Pavia regge la competizione anche con università di dimensioni superiori, mega-atenei italiani e globali, oltre che con istituzioni private e specializzate. Pavia è costantemente superiore alla media delle valutazioni internazionali in tutti i più importanti campi di rilevazione. Nell’ambito delle “citations by faculty” il dato di Pavia è maggiore di tre volte rispetto al dato medio internazionale.
«La graduatoria QS – Quacquarelli Symonds, ritenuta una delle più autorevoli, se non la più autorevole al mondo, registra una crescita costante, di anno in anno, dell’Università di Pavia – commenta il Rettore Francesco Svelto –. Si pensi solo che in due anni il nostro Ateneo ha scalato ben 120 posizioni; e in quest’ultima edizione siamo saliti di 17 posti. Rilevo con particolare favore questo risultato, anche perché il ranking QS punta in modo particolare sugli ambiti in cui la nostra Università si è mossa con più determinazione. QS, infatti, valuta positivamente la ricerca di Pavia (altissimi come citazioni), la vocazione sempre più internazionale del nostro Ateneo e l’impegno per la sostenibilità. Pavia poi si conferma saldamente tra le migliori università italiane, in 13° posizione, preceduta solo da atenei dimensionalmente molto più grandi e da Politecnici».
L’ascesa del Polimi è il risultato di miglioramenti significativi in tutti gli indicatori chiave. Migliora di dieci posizioni nella Reputazione dei datori di lavoro (Employer Reputation), ora al 72° posto nel mondo, e avanza di sei posizioni nella Reputazione accademica, raggiungendo l’84° posto a livello globale. Il balzo più significativo si registra nell’indicatore che misura gli Esiti Occupazionali (Employment Outcomes), dove l’università sale di 40 posizioni, raggiungendo il 199° posto a livello mondiale. Questo indicatore valuta la capacità delle istituzioni di sostenere l’occupabilità dei laureati e il loro successo nel produrre ex-allievi che diano un contributo significativo alla società.
La professoressa Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, ha commentato: “Questo risultato rappresenta un traguardo significativo. Finora l’Italia era l’unico Paese del G7 a non avere un’università nella top 100 del QS World University Rankings. Nell’ultimo decennio abbiamo ottenuto un miglioramento di 89 posizioni, che dobbiamo alla nostra comunità per la sua incrollabile dedizione e per una strategia di sviluppo a lungo termine. La nostra forza risiede nella qualità della ricerca e dell’insegnamento, come dimostrano gli indicatori della reputazione accademica e dei datori di lavoro. Ciò suggerisce che i nostri laureati sono ben equipaggiati per affrontare le sfide di uno scenario sempre più complesso su scala globale”.
Università italiane nella Top-500 | ||
2026 | 2025 | Istituzione |
98 | 111 | Politecnico di Milano |
128 | 132 | Sapienza Università di Roma |
138 | 133 | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna |
233 | 236 | Università di Padova |
242 | 241 | Politecnico di Torino |
276 | 285 | Università di Milano |
343 | 382 | Università di Pisa |
355 | 393 | Università degli Studi di Roma – Tor Vergata |
379 | 347 | Università di Napoli – Federico II |
404 | 375 | Università di Firenze |
408 | 371 | Università di Torino |
409 | 442 | Università Cattolica del Sacro Cuore |
423 | 440 | Università degli Studi di Pavia |
461 | 389 | Università Vita-Salute San Raffaele |
485 | 506 | Università di Trento |